Futuro e prospettive per l’università secondo Azione Universitaria

Attualità

Di università italiana si parla spesso, e spAzione Universitaria ha provato a tracciare in una sintesi di quattro macro aree quali sono i principali problemi delle università italiane e quali possono essere le soluzioni.

Diritto allo Studio
PROBLEMA: Il Diritto allo Studio dovrebbe garantire una facile accessibilità alle risorse Universitarie, sia in termini di costi che di risorse vere e proprie. Abbiamo individuato tre aree di interesse che vorremmo andare a migliorare.
PROPOSTE E SOLUZIONI: La prima area riguarda l’accesso alle Graduatorie delle Borse Di Studio, che potrebbe essere divisa in due diverse graduatorie tra gli studenti che presentano una vera e propria attestazione ISEE e altri studenti che invece presentano un’autocertificazione simile al nostro ISEE ma che calcola il reddito equivalente in maniera differente. Questa suddivisione permetterebbe a tutti gli studenti di accedere in maniera più equa alle graduatorie per la vincita delle borse di studio. La seconda area individuata è l’acquisizione dei libri da parte degli Atenei: noi proponiamo come metodo per acquisizione dei tomi usati dagli studenti di creare, laddove non fosse esistente, una piattaforma on-line che provveda a fornire i testi in modalità ebook o Portable Document Format(PDF), aggiungendo o una piccola percentuale alle tasse degli Studenti oppure facendoli pagare direttamente al momento dell’acquisto sulla piattaforma, con un costo nettamente inferiore al cartaceo. In tal modo si provvederebbe ad un alleggerimento delle spese di acquisto dei libri di testo per lo studente e anche una netta diminuzione delle spese relative alle Biblioteche. La terza area invece riguarda la figura degli studenti “Idonei non Vincitori” che in Italia, rispetto agli altri paesi europei, è un parametro che presenta la percentuale più alta: su questo punto, ricollegandoci al discorso precedente sulla lotta all’innalzamento delle tasse, crediamo sia necessario destinare risorse utili a diminuire drasticamente il numero di questi studenti, in modo che si riesca a gestire meglio la ripartizione delle tasse tra le fasce ISEE, andando ad abbattere in questo modo una disparità tra le differenti fasce che sta aumentando notevolemente.

Accesso Università, il ponte tra le Scuole Secondarie Superiori e il Mondo Universitario
PROBLEMA: Al fine di garantire un accesso adeguato alle risorse universitarie, ogni Dipartimento dell’Ateneo dovrebbe essere in grado di garantire e stabilire una strategia efficace, optando tra il numero Aperto di studenti e il numero Chiuso, oppure scegliere una terza via, che secondo noi è la migliore, quella del Numero Programmato, che già è applicata in diverse Università europee, come la Sorbona di Parigi.
PROPOSTE E SOLUZIONI: NUMERO PROGRAMMATO, in cosa consiste?
Soglia di sbarramento al primo anno e ai successivi in base al numero di CFU raggiunti: qualora lo studente non raggiungesse la soglia stabilita dal suo Ateneo le sarà impossibilitato iscriversi all’anno successivo è così per tutti gli anni accademici.
Per le Facoltà che invece prevedono dei corsi di ingresso non di sbarramento ma valutativi, potrebbero essere concessi dei debiti formativi agli studenti che non riescono a raggiungere il punteggio minimo stabilito e un’altra occasione nel corso dell’anno accademico (1 semestre) per superare il test: qualora non riescano non potranno sostenere esami ed iscriversi all’Università. Al primo anno di corso verranno erogati dei pre-corsi allenanti per aiutare il ragazzo ad inserirsi al meglio nel contesto universitario e aiutarlo con il test di ingresso. Con questo metodo noi siamo sicuri che si andrà ad impattare e arginare sia il fenomeno del “turismo universitario”, ovvero quello per cui gli studenti si iscrivono alle Università come fossero dei posti turistici/di vacanza e campano alle spalle dei genitori, sia quello del sovraffolamento delle sedi universitarie e della poca vivibilità della stessa.

Nell’Università, il percorso Universitario
PROBLEMA: Il percorso Universitario dovrebbe portare gli Studenti a possedere le giuste conoscenze e in parte anche delle competenze pratiche per rapportarsi al meglio con il mondo del Lavoro.
PROPOSTE E SOLUZIONI: Per rendere al meglio questo rapporto vorremmo che sia posto, in tutti i Dipartimenti e i Corsi Di Studio, un maggiore impegno nel potenziamento di attività pratiche, come laboratori, seminari di incontro con le realtà lavorative, per permettere allo Studente, una volta uscito dall’Università, di potersi interfacciare al meglio con la realtà lavorativa.

Fuori dall’Università, il rapporto Università-Mondo Lavorativo
PROBLEMA: Il connubio Università-Mondo del Lavoro deve essere curato al meglio, per poter permettere allo Studente di non trovarsi totalmente spaesato una volta raggiunta la Laurea ed essersi immesso a tutti gli effetti nella realtà esterna.
PROPOSTE E SOLUZIONI: Chiediamo un potenziamento delle attività di incontri tra Aziende ed Università, con l’introduzione di cicli di seminari formativi per possibili realtà aziendali; istituzione dei “Laboratori di Imprenditoria”, veri e propri Seminari formativi, oppure Cicli di Seminari Formativi, atti a far avere allo studente un’interfaccia più a 360 gradi delle realtà lavorative. Temi di questi Laboratori potrebbero essere “Come Creare una Startup?”, “Cosa Significa aprire una propria Attività?”, “Quali sono le basi per fare un buon colloquio di lavoro?”, “Giornate di Vita Aziendali: 2-3 giorni in un’azienda, oppure in un’amministrazione pubblica per vedere cosa significa lavorare dopo che si è usciti dall’Università”.

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