Pubblichiamo la lettera inviata a Fabrizio De Pasquale da un cittadino esasperato per la situazione veramente insostenibile in cui versa la prima parte di via Imbonati, situazione più volte denunciata alle autorità competenti senza che nessuno muovesse un dito:
“Le invio alcune immagini che attestano il drammatico degrado di via Imbonati, in particolare il tratto che dal civico 3 arriva fino al civico 23.
Faccio riferimento a due questioni che da 17 anni, da che io vivo qui, non trovano soluzione alcuna nonostante le continue e costanti denunce alle autorità competenti: polizia municipale, polizia, assessore Rozza, Sindaco Sala (col quale ho intrattenuto corrispondenza a riguardo e parlato telefonicamente un paio di volte).
17 anni sono tanti. 17 anni sono troppi. E’ arrivato il tempo di intervenire. Adesso.
1) discarica costante abusiva all’altezza del vicolo corrispondente ai civici 17. La piccola isoletta quadrata sopraelevata che forma il marciapiede (vedi foto allegate) e l’ingresso del vicolo comunale che porta alle nostre abitazioni (civici 17) sono divenuti IRRIMEDIABILMENTE luogo di quasi quotidiana “discarica abusiva”. A scaricare abusivamente sia gli esercizi commerciali di ristorazione adiacenti il vicolo sia il costante e continuo flusso di popolazione straniera, assolutamente non regolamentato dalle autorità competenti. A che serve la telecamera posta proprio sopra la “discarica”?
Topi, scarafaggi, condizioni igieniche spaventose. Esiste qualcuno che ci voglia aiutare?
2) macchine parcheggiate sempre in seconda fila in via Imbonati (tra il civico 3 e il civico 17) e in via Bracco (ormai strada a senso unico causa parcheggi selvaggi). Per guidare in via Imbonati si rendono necessarie particolari abilità (zigzagare tra le auto in seconda fila) e coraggio (gran parte delle auto dei “residenti” risultano non assicurate).
La polizia municipale una volta era molto presente, ora non più.
Ho più volte chiesto loro come fosse possibile che questo atteggiamento persistesse invano….si dicono impossibilitati a far rispettare il divieto.
Ormai al culmine dell’ esasperazione confidiamo in un suo fattivo interessamento.
Potete dar voce alle nostre lamentele.
Grazie”
Lettera firmata
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