Ha risarcito le famiglie di tutti e quattro gli operai morti, il 16 gennaio scorso all’interno della sua azienda metallurgica a causa di una fuoriuscita di gas argon nella vasca di un forno, il titolare della Lamina Roberto Sanmarchi, accusato di omicidio colposo plurimo con l’aggravante di aver commesso il fatto in violazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro. Di recente la Procura di Milano ha chiesto per lui il rinvio a giudizio. Già lo scorso giugno si era saputo che Sanmarchi, difeso dall’avvocato Roberto Nicolosi Petringa, aveva risarcito i familiari di una delle vittime, Giuseppe Setzu, e poi erano state chiuse anche le transazioni extraprocessuali con le famiglie dei fratelli Arrigo e Giancarlo Barbieri, anche loro dipendenti della Lamina. Ora sono stati risarciti anche i familiari di Marco Santamaria, elettricista di una ditta esterna.
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