Durante la presentazione del “Libro nero dell’islam italiano”, organizzata dall’eurodeputato Stefano Maullu all’interno del palazzo delle Stelline di Milano, un attivista musulmano ha minacciato e intimidito alcuni relatori, tra i quali figurava anche la senatrice di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè. Dopo aver preso la parola, l’attivista si è avvicinato al banco dei relatori, dove si trovavano anche l’eurodeputato Stefano Maullu e il deputato Marco Osnato, e ha iniziato a discettare in maniera aggressiva sull’Islam, rivolgendosi in particolare alla senatrice Santanchè. “Ciò che è accaduto è totalmente inaccettabile – afferma Stefano Maullu, organizzatore dell’iniziativa; – È l’ennesima conferma che con un certo tipo di Islam, al giorno d’oggi, il dialogo è del tutto impossibile. La presentazione del libro di Alberto Giannoni era aperta al pubblico, ad ogni genere di intervento costruttivo, non certo ad atteggiamenti violenti e del tutto inopportuni. Mi dispiace in particolar modo per l’amica Daniela Santanchè, che è stata minacciata soltanto per aver detto la verità”. Sulla stessa linea anche la senatrice Daniela Santanchè, che dichiara di essere ormai abituata a subire intimidazioni di questo genere. “Questi insulti non stupiscono più di tanto, perchè provengono da chi è abituato a tappare la bocca ad ogni voce critica”. Le intemperanze dell’attivista musulmano, di nazionalità tunisina, sono state fortunatamente sedate dal pronto intervento di alcuni uomini della Digos che si trovavano all’esterno della sala. Poco prima di abbandonare la sala, il tunisino avrebbe rivolto un ultimo, inequivocabile gesto di minaccia rivolta a Daniela Santanchè.
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Daniela Santanché ha detto al verità, ma…
Daniela Santanché, nella “lezione” che ha tenuto ai bambini nel corso del programma di Rai 3 “Alla lavagna”, rispondendo alla domanda di una bambina sul valore dei soldi, ha detto: ““Il mio papà ha insegnato a me e ai miei fratelli che chi paga comanda e lo dico a te che sei una donna. Il denaro è un grande strumento di libertà”. Ha ricevuto molte critiche, ma ha detto la pura verità. Purtroppo ha dimenticato di spiegare anche ai bambini che è la pura verità in una cattiva società. Il denaro è libertà in una società ingiusta. In un mondo che potrebbe essere paragonato ad una gigantesca tavola imbandita piena di ogni ben di Dio, dove seduti a mangiare sono pochi privilegiati e per terra a raccogliere le briciole una moltitudine di persone. La libertà, in una società sana, dovrebbe esserci per tutti. Ogni persona dovrebbe avere la possibilità di curarsi, di formare una famiglia, di avere una casa dove abitare. E’ abbastanza strano che personaggi politici sempre pronti a dichiararsi cristiani, a ricorrere al Vangelo quando gli torna comodo, lo ignorano quando si tratta di parlare del denaro e della ricchezza. Dimenticano quante volte Gesù raccomanda di stare lontano dal dio denaro: “Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire a Dio e a mammona” (Lc 16, 13). Ma questo accade anche a molti uomini della Chiesa.
Renato Pierri