Granelli contestato, la riapertura dei Navigli bocciata nel Municipio 2

Milano

Commento di Enrico Engelmann:
Forse Granelli non si aspettava delle contestazioni tanto nette ma anche tanto motivate e circostanziate al folle progetto da parte dei numerosi cittadini presenti. Nel suo intervento finale di risposta, non avendo argomenti razionali da contrapporre a tali critiche, e forse attivato (per riflesso condizionato di natura ideologica) da un’intervento di una cittadina che ha osato dire (cose ovvie…) che non si può rinunciare all’auto e soprattutto che non è giusto che qualcuno pensi di poter dire agli altri come devono spostarsi, l’assessore è completamente deragliato, commettendo però un doppio errore.
Da una parte ha dimostrato di essere perfettamente consapevole della totale mancanza di argomenti sensato alla riapertura dei navigli, e di quello Martesana in particolare, e di dover perciò cercare di cambiare discorso. Dall’altra si è lasciato sfuggire il vero motivo per cui si vuole riaprire via M. Gioia, ovvero obbligare sempre più gente a rinunciare all’auto. In altre parole, i disagi che i cittadini subiranno non sono un mezzo o un effetto collaterale, ma IL FINE!
In una filippica simile alla predica di un prete come tono e piena di balle come le chicchere di un imbonitore televisivo (tra le più evidenti quella che a Milano il numero di auto sarebbe aumentato, quando invece sono loro stessi che sul PUMS affermano che negli ultimi 20 anni il numero delle auto a Milano è diminuito del 20%: La balla delle troppe auto a Milano) l’assessore ha spiegato che bisogna fare in modo che la gente usi sempre meno l’auto e di più i mezzi (andando un po’ in difficoltà sul dettaglio che il biglietto aumenterà fra poco nuovamente, fino a costare il 100% in più rispetto ai tempi della Moratti), e la bicicletta ovviamente. Senza lasciarsi scomporre dai fischi, le urla e gli improperi che l’uditorio sempre più esasperato gli rivolgeva contro, ha continuato a parlare fino a quando sempre più gente ha rinunciato e se ne è andata. Non è da escludere che in realtà stesse solo cercando di poter lasciare la sala senza rischiare di doversi confrontare faccia a faccia con qualcuno dei presenti più arrabbiati!
Malgrado ciò, proprio mentre stavo per uscire ho avuto la fortuna di trovarmelo a passare dietro e così mi sono potuto togliere un sassolino, facendogli notare (garbatamente) che aveva raccontato frottole. E quando mi ha guardato un po’ sorpreso gli ho fatto presente che nei LORO documenti ufficiali è scritto che il numero di auto e Milano è diminuito. Al che ha po’ tergiversato dicendo che intendeva “in generale”!
Boh! Chissà cosa vuole dire in generale!
E’ stato inutile, fargli presente che sapevo che aveva raccontato una balla (una delle tante, peraltro)? Forse sì! Però mi sono tolto un sassolino dalla scarpa e forse in futuro avrà una frazione di scrupolo in più a dire in pubblico cose palesemente false, sapendo che anche sui dettagli può venire colto in castagna.
Sicuramente il numero delle persone che comincia a prendere coscienza del problema sta aumentando.
Si tratta di vedere se tale scontento riuscirà a prendere la forma di un’azione politica in qualche modo incisiva o rimarrà a livello di contestazione verbale.
Questo sito è a disposizione di chiunque voglia contribuire a fermare questo folle progetto!

1 thought on “Granelli contestato, la riapertura dei Navigli bocciata nel Municipio 2

  1. Hanno fatto piste ciclabili in zona monumentale inutili, hanno tolto posti macchina già carenti dove l’ingrosso della Paolo Sarpi attira centinaia di furgoni dei commercianti, dove per trovare un posto per posteggiare ci costringe a fare giri su giri, contribuendo ad innalzare lo smog, poi voglio vedere le persone anziane andare in bicicletta, quando piove e fa freddo, povera Milano mia , come ti hanno conciata !!

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