Anticipi del Sabato, inizia male la Roma sconfitta a Udine, poi la solita Juventus che, con il solito CR7 e il solito Mandzukic, non suda contro la Spal. E infine conclude l’Inter che riprende prontamente il cammino strapazzando il Frosinone. Domenica anche più frizzante per la classifica, col Napoli bloccato sul pari dal Chievo fanalino di coda, Atalanta ieri killer dell’Inter e oggi kaputt con l’Empoli, fino al pari pirotecnico tra Lazio e Milan.
Udinese – Roma 1-0
Roma tecnicamente superiore, ma che non si impone in fase conclusiva anche per l’accorta difesa dei friulani. Ad inizio ripresa c’è la svolta decisiva con quel De Paul, che in questo campionato sta incidendo positivamente sul settore d’attacco dell’Udinese. Sua l’azione di forza che dal limite mette fuori causa Juan Jesus, entra in area e fulmina Mirante per una vittoria a sorpresa, che mette in discussione la panchina giallorossa di Di Francesco.
Juventus-Spal 2-0
Primi minuti in sordina, con la Juve che stranamente lascia il possesso palla ai ferraresi. La Spal si organizza e riesce a non farsi sovrastare dalla superiore forza dei bianconeri, fino alla trequarti dove però va ad arenarsi contro la barriera difensiva, difficile da superare, della squadra di Allegri. Ci vuole comunque una mezz’ora, alla Juventus, per trovare il vantaggio con l’immancabile zampata di Ronaldo, che cattura un lancio su punizione di Pjanic. Al quarto d’ora della ripresa, è Mandzukic a chiudere la partita su una respinta del portiere spallino, chiamato in causa da un tiro di D.Costa. Partita quasi senza storia, a conferma di un ennesimo monologo bianconero sul campionato.
Inter – Frosinone 3-0
Sconfitta di Bergamo archiviata dai ragazzi di Spalletti, a spese di un Frosinone baldanzoso, ma ben presto ridotto a più miti consigli da un’Inter che non intendeva fare sconti. In campo con uno scontato turn over in vista dei prossimi impegni, l’Inter si è mossa bene e ha presentato finalmente dall’inizio un Martinez più ispirato, e un Keità decisamente in palla. Sua la rete di apertura al 9′, con danza in area e agile doppia finta a spiazzare difesa e portiere, insaccando secco in diagonale. Lautaro si fa perdonare una ghiotta occasione mancata in apertura, e di testa al 12′ della ripresa insacca il 2-0 su cross di Keità, altro protagonista in crescita, che corona la sua ottima prestazione con la doppietta a 10′ dal termine su invito di Politano, anche lui sugli scudi.
Parma – Sassuolo 2-1
Vittoria casalinga del Parma che in diverse fasi subisce la pressione del Sassuolo ma, con un pò di fortuna, ne evita le conclusioni. E con il sempre insidioso Gervinho va in vantaggio al 6′, lesto a riprendere una respinta del portiere Consigli. Raddoppia poi al 25 con B. Alves che sfrutta il rimpallo sulla traversa su errore di Magnani. Inutile il gol su rigore di Babacar al 36′, su rigore per spinta di B.Alves ai danni di Ferrari.
Bologna – Fiorentina 0-0
Poco da raccontare in una partita avara di emozioni e più ancora di gol. Pareggio sostanzialmente giusto, che non giova al Bologna la cui classifica si fa precaria, sotto all’ Empoli e in zona retrocessione. La Fiorentina non gioisce, ma rimane galleggiante a due punti dalla zona Uefa.
Empoli – Atalanta 3-2
Merce rara, in serie A, la continuità di risultati per chiunque stia dietro la capoclassifica. I bergamaschi, che solo una partita addietro avevano squinternato un’Inter rimasta un pò seduta sul pareggio col Barcellona, ricascano malamente contro una squadra di certo non alla loro altezza. Eppure Atalanta in vantaggio al 33′ con Freuler e raddoppia in contropiede 6 minuti dopo con Hateboer. Sembrava fatta, ma l’Empoli compie la mission impossible, e in due minuti accorcia le distanze con La Gumina. Nella ripresa, Masiello firma una goffa autorete regalando il pareggio all’Empoli, che non contento ci prova ancora e in pieno recupero, al 92′, trova la clamorosa rete della vittoria con Silvestre su angolo di Pasqual.
Napoli – Chievo 0-0
Mai dire gol, neanche per il Napoli maestro del gioco d’attacco. E se è vero che il calcio è spesso deciso da episodi, la partita in oggetto nel complesso ne è la prova, considerato che sul piano tecnico e organizzazione di squadra non c’è confronto. Ma il Chievo non ha mai ceduto alla presunzione di inferiorità e se l’è giocata fino alla fine, anzi mettendo spesso in ansia con ripartenze veloci la difesa napoletana. Solo un episodio, come spesso succede, avrebbe potuto schiodare il pareggio. Ma il palo ha detto no a Insigne che, con uno dei suoi colpi prediletti (destro a giro) aveva già pregustato l’osanna del suo pubblico.
Lazio – Milan 1-1
Partita abbastanza vivace, con un Milan sorprendentemente in palla nonostante una vera emergenza infortuni, e con Higuain ancora bloccato per squalifica. Primo tempo senza predominio netto ma solo territoriale della Lazio, Milan reattivo e pericoloso con Calhanoglu, che colpisce un palo su palla deviata dal portiere laziale. I gol solo nel finale, con il vantaggio del Milan su autorete di Wallace che devia in porta un tiro di Kessiè, e alla metà del mega recupero (8 minuti) Correa sigla il pari infilando in rete tra una selva di gambe in area. Milan deluso, ma Lazio che evita una sconfitta probabilmente immeritata.
Genoa – Sampdoria 1-1
Il primo “derby della lanterna” dopo il dramma del ponte Morandi, finisce in parità dopo una gara combattuta e leggermente sbilanciata a favore del Genoa. I rossoblu hanno creato e mancato più occasioni, anche grazie ad alcune prodezze del portiere blucerchiato Audero. I gol, all’8′ della Samp con Quagliarella, che di testa infila implacabilmente il portiere genoano su cross di Ramirez. Nemmeno 10 minuti dopo, rigore per il Genoa per atterramento di Piatek, che si incarica di riportare sul pareggio definitivo la partita.