Inter, nelle mani degli altri

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A dispetto di quanto troppo ottimisticamente previsto dai migliori pronosticatori da tastiera che consideravano il passaggio agli ottavi di Champions cosa già fatta, l’Inter perde a Wembley contro il Tottenham, ed ora non è più padrona del proprio destino a riguardo del suo cammino europeo.

Tra due settimane a S.Siro occorrerà sicuramente vincerecol Psv, giocando con un orecchio al Nou Camp, e sperando che il Barcellona di Valverde, già ampiamente qualificato come prima del girone, affronti l’ultima partita con gli inglesi con quello spirito etico e sportivo al quale adesso tutti gli interisti si appellano. In pratica è quella che può tranquillamente definirsi come un’ultima spiaggia.

Ieri sera il Barcellona ha vinto a domicilio con gli olandesi del Psv, ma ha giocato svogliatamente e nel primo tempo ha rischiato seriamente di capitolare, per cui è lecito aspettarsi che anche nell’ultima partita Valverde non schiererà la migliorformazione possibile, preservando alcuni titolari per il campionato.

L’Inter era in effetti a un passo dalla qualificazione, ma ha perso a causa di un’ingenuità collettiva e sanguinosa, pur non avendo giocato così male come qualcuno ha immediatamente cominciato a strillare sui social di ogni genere.

Ieri sera l’undici di Spalletti, pur senza brillare, ha disputato una gara tutto sommato discreta, che se fosse finita in parità sarebbe stata valutata diversamente, e avrebbe cambiato la prospettiva di una stagione che ad oggi ha tuttavia procurato più di un’illusione tra i tifosi nerazzurri.

Venedo alla partita, Il Tottenham ieri sera è partito aggressivo, ma l’Inter è riuscita man mano a controllare e a disinnescare gli affondi degli inglesi, evidenziando tuttavia troppa fatica a pulire palloni utili allle ripartenze sulla propria trequarti.

Perisic ha confermato il suo periodo di offuscamento, Brozovic non ha certamente disputato la sua miglior partita, e la traversa di Winks a metà tempo certificava che la serata non sarebbe stata facile.

Infatti l’Inter ha colpevolmente abbassato in maniera eccessiva il proprio baricentro consegnando troppo campo agli Spurs, ma nonostante questo il primo tempo si chiudevaa reti inviolate, alimentando le speranze del passaggio agli ottavi con un turno in anticipo.

L‘ingresso del sapiente Borja Valero al posto dell’affaticato Nainggolan ha avuto l’effetto di rendere la squadra più rapida nello sviluppo dell’azione e sicuramente meno prevedibile rispetto al primo tempo. Lo spagnolo ieri sera indubbiamente il migliore in campo tra i nerazzurri.

Nel secondo tempo, quando tutto sembrava filare per il verso giusto, con l’Inter che annusava già l’odore della qualificazione, Sissoko ha sfruttato un’ingenuità collettiva a centrocampo saltando tre uomini e ha servito a centro area dove il nuovo entrato Eriksen ha trasformato praticamente un rigore in movimento spegnendo la luce ai nerazzurri.

Una volta sotto l’Inter si è riversata nell’area avversaria creando un paio di buone opportunità per pareggiare, ma non è ragionevole pensare di poter raddrizzare tutte le partite nel finale, come capitato più volte in questa stagione.

Alla fine arriva una sconfitta che brucia, che potrebbe costare molto cara, una sconfitta sulla quale è lecito recriminare, ma se c’è una cosa da fare nell’immediato, è quella di evitare processi anticipati alla squadra e al tecnico, anche se gli sfoghi contro i tradizionali bersagli individuati come colpevoli sono già in atto tra i più efferati tifosi del web.

La verità è che oggi i limiti di questa squadra emergono più nitidamente,la mancanza di esperienza europea della rosa di Spalletti ha un peso non trascurabile,e a livello collettivo questo rappresenta  l’aspetto che potrebbefare la differenza, in definitiva.

Rimane l’amarezza di un passaggio agli ottavi che ora è decisamente più complicato ma ancora possibile. E‘ un momento della stagione particolarmente delicato, adesso è necessaro svuotare la mente e raccogliere le energie. Domenica sera si torna a giocare, a Roma occorre ripartire.

Avanti Inter

 

Diego Stroppa

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