Nuova mazzata sugli immobili milanesi. Conto da 150 milioni per il CIS voluto dal Comune

Fabrizio c'è Milano

C’è una nuova mazzata in vista per i proprietari di immobili a Milano. Si chiama CIS, certificato di idoneità statica, ed è, tanto per cambiare, una invenzione del Comune, in questo caso targata Pisapia.

Il CIS è il certificato di idoneità statica, previsto dall’art 11 del vigente regolamento edilizio proposto  nel 2013 dall’Assessore Lucia De Cesaris. La norma  prescrive che tutti gli immobili con più di 50 anni di vita dovranno munirsi del certificato di idoneità statica entro il 2019.

Naturalmente produrre questa documentazione richiede di commissionare a un professionista la consulenza e l’attestato. Il  costo medio di questa prestazione professionale è tra i 5000 e i 10.000 euro per immobile.  Pensate che a Milano gli immobili con più di 50 anni sono 26.000. Dunque stiamo bassi, facciamo una media di 6000 e viene fuori un conto da 156  milioni di euro da tirare fuori entro il prossimo anno. Chi non ci crede assuma informazioni presso l’amministratore del condominio!

Perchè il Comune ha previsto questo nuovo costoso obbligo, senza il quale non si può manco stipulare una compravendita? Lo chiede una legge? No. Siamo una zona sismica? Fortunatamente no. La verità è che alle giunte di sinistra piace disporre dei soldi altrui per sperimentare norme e procedure complicate.

Il Comune che impone questa mazzata sulla proprietà privata è lo stesso Comune le cui scuole hanno soffitti che crollano sugli studenti, lo stesso che nemmeno si ricorda di quanti immobili abbandonati o occupati dispone. E’ lo stesso Comune che forse dispone già in casa di molti dati richiesti dal certificato. Provate però voi a chiedere un atto di fabbrica o un estratto agli uffici dell’edilizia privata. Ci vorrà molto tempo e un professionista incaricato.

Io non sottovaluto i rischi insiti in edifici senza manutenzione o  con problemi statici. Ma un criterio pù selettivo dei 50 anni poteva essere individuato: ad es. episodi anomali, crepe, richieste degli inquilini, alcune tipologie etc

Cosa fare per evitare questa spiacevole e imprevista tassa su immobili che già ne pagano tante?

E’ stato presentato un ricorso da parte di Assoedilizia. Ho  già chiesto una modifica dell’obbligo che restringa la platea di immobili da certificare. Nella prossima discussione sul PGT e sul nuovo Regolamento Edilizio sono pronto a bloccare tutto per evitare questa sopraffazione contro la proprieta privata.

2 thoughts on “Nuova mazzata sugli immobili milanesi. Conto da 150 milioni per il CIS voluto dal Comune

  1. Effettivamente il provvedimento appare troppo generalizzato e poco selettivo.
    Le diverse costruzioni, a parità di età, non sono equivalenti. Inoltre sarebbe interessante capire che cosa questo certificato di idoneità statica debba asseverare. I controsoffitti delle scuole, che sono crollati, non hanno nulla a che vedere con la stabilità statica dell’edificio scolastico in se, eppure possono causare morti e feriti.
    La staticità di un edificio è prima di tutto progettuale, poi dipende dall’effettivo uso di materiali da costruzione della qualità prevista, solo in seguito dipende dall’invecchiamento.
    Quindi, in via del tutto preliminare, il Comune dovrebbe predeterminare la platea degli edifici su cui effettuare controlli in via prioritaria. Naturalmente il Comune non dispone delle risorse per farlo, perché dovrebbe esaminare decine di migliaia di progetti, uno ad uno, con tempi biblici. Più facile scatenare contro i proprietari una canea di “specialisti” che spesso tali non sono veramente, ma hanno un pezzo di carta che dice di si, e che possono stilare un altro pezzo di carta che può mettere il cuore in pace alla burocrazia comunale.
    Ed è anche importante sapere COME, cioè in base a quali procedure verrebbe asseverata la staticità degli edifici, con quali rilevamenti, se non soltanto in base ai documenti di progetto.
    Ed i costi dipendono anche dai rilevamenti necessari. La stabilità di un edificio dipende in buona misura anche dalle sue fondazioni, che sono interrate, non ispezionabili . E allora ?
    No, decisamente questa iniziativa del Comune rappresenta soltanto un regalo ad una lobby, la stessa, credo, a cui furono profusi soldi per la certificazione energetica degli edifici, altra inutile fesseria a spese dei contribuenti.
    La vacca da spremere ha ormai poco latte ed è prossima ad una ribellione che, quando si manifesterà, non assumerà più forme pacifiche. Gli attuali amministratori farebbero bene a non sottovalutare la resistenza dei cittadini.

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