Ancora la droga. Sempre la droga in tanti fatti di cronaca che senza volere esaltano una malattia sociale irrisolta e l’adesione ad azioni di criminalità impensabili a mente serena. Il fatto è praticamente quotidiano, espressione di un malessere incontrollato, con un desiderio che non riconosce il male, che automaticamente va soddisfatto.
Due giovani di 18 e 25 anni, tossicodipendenti in cura al Sert, hanno aggredito un 76enne invalido al 100 per cento per rubargli il portafogli. Sono stati arrestati dalla polizia in via Rimembranze di Lambrate, a Milano. E occorre ringraziare il custode di uno stabile, un italiano di 54 anni, che è riuscito a bloccare i due, considerate le urla della vittima che cercavano di attirare l’attenzione. E meraviglia che sia stata scelta una vittima fragile, un disabile, con capacità di reazione ridotte. Per rendere più celere e sicuro il furto? La sicurezza a Milano è sempre più un miraggio e sembra che non ci siano deterrenti per uno scippo, spesso senza conseguenze legali. La piaga della droga ha una diffusione vastissima, i costi quasi da saldo incoraggiano i giovani, la facilità con cui si trova fa apparire Milano un suk di grandi proporzioni. I metodi per lo smercio sono affidati alla fantasia soprattutto dei nigeriani sbarcati e subito inquadrati. Viviamo nell’irresponsabilità di un’amministrazione che difficilmente si chiede il perché di tanti fenomeni, ma la paura dell’anziano invalido rimarrà a testimoniare la fragilità e l’ingiustizia.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano