Ha preso il via, ufficialmente, la ventitreesima edizione di Artigiano in Fiera: a Fieramilano (Rho-Pero), per nove giorni, oltre 3mila stand espositivi, 150mila tipologie di prodotto provenienti da 100 Paesi e rappresentate su una superficie espositiva di 340mila metri quadrati. All’inaugurazione della rassegna, promossa da Ge.Fi. – Gestione Fiere Spa e tenutasi all’interno dell’area eventi Africa, sono intervenuti il presidente di Artigiano in Fiera,Antonio Intiglietta, l’amministratore delegato di Fieramilano, Fabrizio Curci, il ministro della Solidarietà sociale dell’Egitto, Ghada Wali, il ministro – consigliere e capo dell’ufficio economico dell’Ambasciata del Senegal in Italia, Amadou Lamine Cissé, la promotrice di Ferronerie d’Art (impresa e comunità del Madagascar), Violette Ralalaseheno, il direttore generale di E4Impact Foundation, Frank Cinque, il rappresentante degli enti di formazione, Stefano Salina, e il presidente Comitato direttivo di Artigiano in Fiera, Maria Teresa Azzola. Con l’evento inaugurale Artigiano in Fiera ha avviato – attraverso un’intesa con Egitto e Madagascar – l’inizio di una nuova forma di cooperazione volta a sviluppare: una rete tra imprese artigiane italiane e africane, con particolare attenzione ai giovani, alle donne e al tema dell’innovazione; una cooperazione tra le realtà artigiane e gli operatori della formazione professionale con il coinvolgimento di importanti enti italiani (Formaper, Galdus, Capac-Confcommercio, ENAIL-ACLI); collaborazioni, a livello universitario, tese alla formazione manageriale e imprenditoriale a sostegno delle start-up d’impresa, con il supporto di E4impact; il coinvolgimento degli artigiani all’interno della piattaforma e-commerce europea Artimondo, a partire dai settori Food e Cosmesi. «La rassegna mette in mostra una concezione del lavoro, della persona e del rapporto con i prodotti del territorio alternativa a quella, spesso, proposta dalla società in cui viviamo – ha dichiarato il presidente di Gestione Fiere Spa, Antonio Intiglietta – Questo spaccato di economia a dimensione umana viene espressa, in fiera, anche da numerosi artigiani africani, in particolare giovani e donne, che costruiscono, qui con noi, occasioni di sviluppo per le loro famiglie e il loro contesto sociale. Per loro e per le loro comunità di appartenenza, abbiamo, così, pensato di costruire un ponte permanente con l’Africa ispirato a due degli elementi distintivi della nostra manifestazione: la valorizzazione della persona e la solidarietà. Questo nuovo modello di relazione, le cui fondamenta sono la formazione professionale e la formazione imprenditoriale, è promosso in collaborazione con alcuni tra i più importanti centri di formazione professionali italiani e E4impact. Riteniamo che una relazione incardinata su questi asset possa offrire a tanti artigiani africani, giovani e donne in primis, la possibilità di continuare a operare nel proprio Paese per contribuire, attraverso lo sviluppo delle competenze, alla crescita delle rispettive comunità e a una migliore visibilità nel mercato europeo e globale. L’artigianato, che costituisce per la gran parte dei Paesi africani un’importante leva per lo sviluppo, diventa, grazie alla firma dell’accordo di oggi, anche un formidabile strumento di promozione e di scambio culturale tra l’Italia e l’Africa. Credo che questo nuovo rapporto, basato sulla reciprocità e sulla sinergia, possa rappresentare un’opportunità di crescita anche per il nostro Paese, oltre che per l’Europa tutta».
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