Le iniziative di solidarietà a Milano sono pianificate e organizzate in modo esemplare per combattere l’indigenza, le difficoltà momentanee e l’emarginazione. Nella rete per il recupero delle eccedenze alimentari che Caritas Ambrosiana ha costruito negli anni si colloca la partnership attiva dal giugno del 2016 fra Caritas Ambrosiana e Sogetui, la società che gestisce i mercati agroalimentari all’ingrosso. «Grazie a questo accordo, Caritas ha un presidio all’interno dell’Ortomercato dove raccogliere le eccedenze alimentari donate dalle aziende: prodotti buoni ma che non saranno venduti e rischiano di diventare scarti da smaltire – spiega Andrea Fanzago, responsabile dell’Area Povertà alimentare di Caritas Ambrosiana ad Avvenire-. Si tratta di verdura che in parte va per l’uso quotidiano al Refettorio Am brosiano -la mensa solidale di Greco nata con l’Expo 2015 di Milano – in parte, quando ce n’è a sufficienza, all’emporio della Barona. Un’altra parte, inoltre, viene portata a Calolziocorte, in provincia di Lecco, nella sede della cooperativa “Il Grigio”, dove si fa il lavoro di selezione, pulizia, cottura, abbattimento e congelamento delle verdure. Per questa via, nel 2017, in undici mesi, sono arrivati al “Grigio” 3.283 chili di verdure. Da qui vengono distribuiti alla rete degli empori e delle botteghe della solidarietà secondo le loro richieste.” Ma la collaborazione continua ed è anche una lotta educativa allo spreco: Caritas collabora anche con alcune scuole di Milano. «In tre plessi scolastici della città, serviti da Milano Ristorazione, dove sono compresenti elementari e materne, i nostri operatori passano tutti i giorni dal lunedì al venerdì a recuperare pane e frutta non consumati – riprende Fanzago -. Si tratta di merce che viene immediatamente portata al Refettorio Ambrosiano per il consumo quotidiano. Questa collaborazione è partita con un primo plesso scolastico qualche tempo dopo l’inaugurazione del Refettorio, poi se n’è aggiunto un secondo, infine il terzo con l’inizio dell’anno scolastico 2018-2019. In ogni scuola raccogliamo, in media, tre casse di frutta e tre di pane ogni giorno. Se ne avanza, il cibo può essere mandato anche agli empori solidali”.
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