Il presidente Ai.Bi. – Amici dei Bambini: “Dichiarazioni Paul Kagame (Unione Africana) fanno calare il velo dell’ipocrisia. Se come europei ci fossimo impegnati ad aiutare gli africani nei loro Paesi d’origine, avremmo ottenuto risultati migliori. Il #sostegnoadistanza è l’accoglienza giusta”.
“Le dichiarazioni del presidente dell’Unione Africana finalmente fanno calare il velo dell’ipocrisia. Se noi europei avessimo dedicato la medesima attenzione riservata all’immigrazione dall’Africa all’aiuto e alla cooperazione internazionale, avremmo potuto fare molto di più. Occorre un intervento continuativo e il #sostegnoadistanza, che Ai.Bi. cura con convinzione, corrisponde proprio a ciò che è necessario: una vera accoglienza, nel Paese di origine dei migranti. L’accoglienza giusta”. Lo dichiara il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffini, a proposito delle dichiarazioni rilasciate dal presidente del Rwanda e dell’Unione Africana, Paul Kagame in occasione della visita istituzionale in Rwanda del premier austriaco, Sebastian Kurz.
Kagame ha sottolineato come la colpa del fatto che i moti migratori siano divenuti un fenomeno di massa è da ricercare anche nell’errata opera di convincimento, da parte dei Paesi europei, volta a istigare i giovani africani a emigrare. Lo riporta il quotidiano The New Times.
“Se si guarda alla storia di questa migrazione – ha detto Kagame – da molto tempo, l’Europa incita o invita le persone ad andare in Europa. Il messaggio è stato ‘i tuoi paesi africani sono governati male e tu dovresti venire da noi’. L’impressione è stata ‘se hai un problema nel tuo Paese, vieni nel nostro paradiso’. E la gente è andata. Al punto in cui gli europei non possono più permettersi di avere altri immigrati.(…) La partnership tra Europa e Africa avrebbe dovuto investire correttamente, creando un ambiente per mantenere i nostri giovani africani, garantendo loro che stare nel proprio continente è meglio per trovare sicurezza e lavoro. Ma non è mai troppo tardi ”
“Già da questo Natale– ha continuato Griffini – ciascuno di noi, ma proprio ciascuno di noi, può fare molto. Basta dedicare un minuto del nostro tempo per visionare le innumerevoli proposte di aiuti che le varie associazioni e ONG che si occupano seriamente di fare cooperazione in Africa. Ai.Bi. è tra queste e come sempre dedica la propria missione alle fasce più vulnerabili , bambini soli e famiglie in difficoltà”.
Nel mondo sono 140 milioni i bambini orfani. Di questi 100 milioni sono bambini africani che hanno perso i genitori a causa di guerre, disastri naturali, siccità, carestia e malattie. Con il progetto “Africa in famiglia” (https://www.aibi.it/lp/adozione-a-distanza-africa/),Ai.Bi. sostiene la realizzazione di progetti in favore dei bambini più vulnerabili, abbandonati e orfani, accolti negli istituti del Marocco, Ghana, Kenya e della Repubblica Democratica del Congo e delle loro famiglie.
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