Un primo passo che le azioni legali e la burocrazia hanno ritardato. Il programma è stato definito: oltre all’intervento su Isimbardi, che costerà all’Amministrazione circa 160mila euro, nei prossimi mesi sono in programma interventi coattivi in 12 località relativi ad abusi quali magazzini, manufatti leggeri, verande in edifici residenziali e box.
Finalmente, specifica Askanews, sono partiti ieri mattina e dureranno circa due mesi gli interventi per la demolizione delle opere abusive dell’immobile di via Isimbardi 31, al quartiere Stadera. Dopo il via libera del Tar, che lo scorso 21 novembre aveva respinto la richiesta di sospensiva della proprietà, l’Amministrazione ha avviato il cantiere che porterà al ripristino dell’immobile a uso laboratorio, ovvero a prima che gli ambienti fossero trasformati illegittimamente in piccoli appartamenti affittati prevalentemente a studenti. Nelle prossime settimane, dopo lo sgombero dei mobili e degli oggetti presenti nell’edificio, verranno quindi demoliti la scala d’acciaio esterna e alcuni soppalchi e verranno riaperti le griglie di aerazione e il portico di accesso ai box sotterranei, consentendone il riutilizzo in sicurezza da parte dei cittadini affittuari. Resta aperto il fronte giudiziario dal punto di vista dell’esproprio dell’immobile, su cui il Consiglio di Stato deve ancora esprimersi nel merito dopo il ricorso della proprietà.” Un percorso operativo che coinvolge molti attori e necessita l’assenso delle parti.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845