Caos e insulti: insorgono le opposizioni Bernini /(F.I) “Più povertà per tutti “

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Caos e insulti alla commissione Bilancio del Senato..Per le opposizioni la scelta del governo “è politica” e non legata a problemi di copertura della norma.

Reazioni

Anna Maria Bernini capogruppo senatori Forza Italia su facebook

A questo governo manca una filosofia di fondo, non c’e’ un’idea di paese, c’e’ solo la spartizione di potere fra due partiti distinti e distanti che hanno in comune solo un contratto privatistico. Noi invece, il nostro contratto l’abbiamo firmato pubblicamente con gli italiani. Ed e’ un contratto di centrodestra che non prevede l’assistenzialismo di Stato. Noi non avremmo mai tagliato i soldi alla gente che guadagna 1300 euro al mese, che costituisce il cuore pulsante del paese, soldi che serviranno per pagare il reddito di cittadinanza. Avevate promesso 780 euro e ora, dopo il confronto con l’Ue, darete ai poveri appena 83 euro al mese, una somma che non basta neppure per fare la spesa per una settimana. Mutuando la sloganistica del vicepremier Luigi Di Maio, ci viene da dire: da 780 a 83 euro fatto! 800 milioni in meno alle Ferrovie, fatto! Tagliati gli incentivi a imprese e artigiani, fatto! Piu’poverta’ per tutti, fatto!

Quattro mesi passati a raccontare frottole agli italiani – lamentano da Fratelli d’Italia – per poi ridursi all’ultimo a prendere ordini da Bruxelles, calpestare regolamenti e buonsenso, imponendo infine la fiducia a un maxiemendamento scritto ormai non si sa più da quante e quali manine”.

l governo, attraverso un emendamento di Forza Italia a firma Bernini, recupera la proposta dell’ex 5 Stelle Matteo Dall’Osso, che alla Camera si era battuto per ottenere un fondo specifico per la mobilità e alla fine, “deluso” per la bocciatura del suo emendamento, aveva deciso di lasciare il Movimento per approdare proprio a Forza Italia. Si tratta di un fondo ad hoc da 5 milioni nel 2019, istituito al Mit, per “l’accessibilità e la mobilità delle persone con disabilità”.

Con ore di ritardo intorno alle 2.30 della notte la manovra ha avuto il via libera al Senato, con il voto contrario di Forza Italia, mentre il Pd usciva dall’aula.

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