Secondo Matteo Salvini queste critiche lo faranno governare 30 anni. Non ci vedo nulla di male. Per quanto mi sembri un filino improbabile. In ogni caso buona fortuna per i suoi 30 anni di successi. Tutto ciò premesso voglio esserne artefice anche io, nel mio piccolo. Quindi mi accodo. Mi accodo al gruppo, piccolo o grande che sia, che ieri mattina avrebbe preferito sapere cosa ne pensasse S.E. Il Ministro degli Interni sulla macchina dei soccorsi a Catania prima di ricevere la puntuale notifica sui sulle sue abitudini alimentari. E per una serie di ragioni non solo formali.
Non solo, ma anche. Il governo del cambiamento è una gigantesca ricreazione. Un pranzo di natale per un paese che credeva di essere a dieta. E non lo era. Ma di sicuro si sentiva a dieta. Prima o poi suonerà la campanella. Ci peseremo nuovamente. E tutto questo finirà. Forse.
Forse no, però. Collodi ha avuto un merito, scrivendo Pinocchio. Ha insegnato ad una nazione che al domani non pensava mai che esiste una cosa chiamata conseguenze. Fidati degli amici sbagliati, e perderai i tuoi soldi. Butta la buccia delle pere, ed avrai fame. Non andare a scuola, per andare al paese dei balocchi magari, e diventerai un somaro. Posta continuamente cavolate, e poi non lamentarti se la parte migliore di questo paese ti volta le spalle.
E se chi produce non è maggioranza, non ti preoccupare che un modo per fartela pagare la troverà. Questa comunicazione che punta solo a chi non vuole pensare, chi se ne frega dell’attualità, di chi vuole Lucignolo come consigliere dopo aver ucciso il Grillo (parlante. Parlante gratis. Quello che vende i biglietti per lo spettacolo è sospetto) ha dei problemi. Certo, li avrà domani. Oggi vince.
Ma qualcuno degli alleati che consentono a Matteo di governare Lombardia e Veneto pensa anche a domani. E domani, per quanto lontano possa essere, arriverà. È inevitabile. E domani qualcuno si ricorderà di portarci il conto, chiedendo per quale buffo motivo il terremoto delle 3.30 di Catania sia stato messo in coda alla colazione dei campioni. Ma soprattutto si domanderà perché un collaboratore di giustizia sia stato freddato in mezzo alla strada. Un episodio inquietante che meriterebbe un po’ di riflessione in più rispetto a “se la Mafia rialza la testa la bastoneremo”. Perché, se la tiene bassa e mette i like, ritwitta e condivide le dirette allora facciamo altro?
L’uomo comune si è sentito ignorato per sette anni. Di sicuro alcune zone di periferia, Milano docet, sono state trascurate. Ma non si può governare così 30 anni. Oh, si può vincere anche 60 anni, lo riconosco a Salvini. Ha ragione, probabilmente sarà il politico più di successo mai visto qui. Non lo nego. Ma le macerie su cui pianterà la bandiera non sono l’ideale di paese a cui aspiro. Una democrazia fattasi oclocrazia, governo della folla, non del popolo, non è un bel regno da conquistare. Per questo, sommessamente, voglio regalare 30 anni di governo anche io a Matteo: purché ci risparmi il suo regime dietetico e trovi il tempo per rimettere in ordine le sue priorità.
Forse chiedo troppo. Ma quando era la Lega il partner di minoranza del Governo, le loro richieste non mi parevano più ragionevoli. Lo ricordate anche voi?
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,