La Uil Polizia, tramite il suo segretario Antonio Lanzillotta, chiede “tolleranza zero”. E non sono i soli perché il morto causato dagli scontri tra ultras solleva molte questioni. Un agguato, preparato meticolosamente, a meno di due chilometri dallo stadio Meazza di Milano, prima dell’inizio della partita Inter-Napoli, diventata quasi irrilevante, se non per i cori razzisti all’indirizzo del calciatore Kalidou Koulibaly, al quale il sindaco Giuseppe Sala ha chiesto scusa a nome della città. Perché dopo quella che il questore Marcello Cardona ha definito “un’azione squadristica compiuta in modo ignobile”, dopo anni, nel mondo del calcio ci si è nuovamente trovati in presenza di un morto: Daniele Belardinelli, 39 anni, tra i personaggi di spicco degli ultras del Varese, i quali si sono uniti a quelli dell’Inter e del Nizza nell’assalto ai van con a bordo i tifosi partenopei che si stavano recando insieme all’impianto di San Siro senza immaginare di poter essere vittime di un agguato in piena città.
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