I nomadi nascondono le tracce dei loro accampamenti nei tombini del Parco.
Succede nel quartiere Rubattino, terra d’insediamento rom dovuto all’accondiscendenza delle due ultime giunte comunali milanesi che garantiscono loro i diritti abitativi.
Per evitare che i residenti segnalassero i bivacchi, gli irregolari ora stanno utilizzando i tombini del Parco dell’Acqua come casseforti per i loro beni ed è così che materassi, coperte, cuscini, pentole, cibo e vestiti vengono stipati nei pozzetti comunali, che vengono aperti tutte le sere all’imbrunire e richiusi tutte le mattine all’alba.
I rom potranno raggirare i responsabili della sicurezza di Milano ma non certo i residenti che hanno documentato e smascherato i furbetti che continuano recidivamente a violare la legge.
Non ci meravigliamo della noncuranza dell’Assessore alla Sicurezza del Municipio 3 Caterina Antola che ha gioito alla sentenza che assolveva i rom, rei di occupare abusivamente via Cima ma non possiamo pensare che le Forze dell’Ordine non intervengano per riportare legalità e sicurezza sotto al ponte della Tangenziale Est di Milano!!!
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