Milano ricorda Nicolò Savarino, il vigile ucciso: protesta dei colleghi contro Sala

Milano

I sindacati di base della polizia locale sabato mattina hanno messo in scena la loro protesta  contro il Comune durante la cerimonia in ricordo di Niccolò Savarino, il vigile  che nel 2012 fu travolto e ucciso in via Varè da un’auto guidata da Remi Nikolic, un rom all’epoca non ancora 18enne. Il giovane rom nonostante una condanna a nove anni e otto mesi per omicidio volontario è già libero, dopo soli cinque anni e mezzo trascorsi al Beccaria.

Il ricordo si è tenuta nel parco  di via Livigno,  dedicato proprio a Savarino, alla presenza del sindaco Giuseppe Sala che si è detto dispiaciuto che ” alcuni meccanismi della legge Siulpconsentono condanne così brevi per crimini così gravi”.

I ghisa, molti coi gilet gialli, dopo essere indietreggiati di tre passi, si sono sfilati dalla cerimonia per sottolineare “la distanza tra l’amministrazione e noi che rappresentiamo il 99% della polizia locale di Milano.” come ha spiegato Daniele Vincini, segretario del Sulpm – “Dopo che il sindaco Sala nell’incontro del 28 dicembre si è alzato e se ne è andato non abbiamo più avuto dialogo con l’amministrazione. Loro vanno avanti con un sistema, quello del badge elettronico, che sta ingessando l’operatività del corpo. Se ne assumeranno la responsabilità”.

Vincini ha confermato che “Il 26 gennaio – giornata in cui è in programma la partita Milan-Napoli a San Siro – ci sarà lo sciopero di 24 ore, durante la settimana della moda a febbraio attueremo il blocco degli straordinari”.

Alessandro De Chirico, Vicecapogruppo di Forza Italia in Comune, ha espresso la propria vicinanza al corpo di polizia urbana “Anche Nel settimo anniversario della morte dell’agente Nicolò Savarino mentre prestava servizio, falciato da un suv alla cui guida c’era un rom minorenne, sono convinto che il miglior modo per ricordarne la memoria sia quello di riconoscere i ghisa come corpo di Polizia d’eccellenza a cui devono essere dati maggiori poteri di prevenzione e controllo del territorio. L’ODG presentato da Milano Progressista per non introdurre il taser come strumento in dotazione degli agenti in servizio nei quartieri periferici sempre più pericolosi, a cui il PD in Consiglio Comunale darà il via libera per dare senso all’alleanza che scricchiola, non va certo nella direzione di chi è convintamente dalla parte della legge e della legalità. “

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