Quale dignità nella massa dei migranti irregolari, senza nome, senza risorse, accartocciati nei rifiuti, allontanati per una sistematica petulanza dai cosiddetti borghesi, emarginati da una presenza indesiderata? E’ questa la Milano innovativa, futuribile, modello da esportare? Sono domande da rivolgere a Sala e Majorino che professano aperture senza se e senza ma, perché accogliere è politicamente corretto, corrisponde ad una generosità pelosa e ideologica che fa bene all’immagine, che diventa bandiera, che dà una finta sostanza alle parole. All’insegna di una libertà che diventa abbandono, di un desiderio che diventa disinteresse, di una integrazione predicata e mai professata, i migranti hanno spesso identificato Milano come un luogo rifugio, dove si può fare tutto, dimenticando la propria dignità da salvaguardare per riconoscere il proprio valore. Con rispetto. Non meravigli se la cronaca narra che il Nucleo Reati Immobiliari della Polizia Locale, coordinato dal comandante Marco Ciacci, è intervenuto per un controllo in un appartamento e ha scoperto una situazione allucinante di sovraffollamento al quarto piano di uno stabile. Entrati nel bilocale hanno trovato dieci uomini in condizioni igieniche indescrivibili che dormivano in cinquanta metri quadrati, divisi tra due posti letto e otto giacigli di fortuna costituiti da materassi adagiati al suolo
Otto delle dieci persone, provenienti dal Senegal e dal Gambia, non erano in regola con i documenti di soggiorno sul territorio nazionale e sono state portate all’Ufficio Arresti e Fermi della Polizia Locale per essere identificate. Cinque di queste sono state denunciate per immigrazione clandestina, mentre le altre tre, già destinatarie di un ordine di allontanamento del Questore, sono state denunciate per inosservanza del provvedimento (Mi-Lorenteggio)
Dove la dignità di queste persone costrette a vivere come animali? Degrado, sfruttamento, illegalità, alloggi indecenti: questo il risultato indegno di una politica dei flussi migratori sbagliata che la sinistra ha pervicacemente portato avanti
Diceva Norberto Bobbio “La Repubblica italiana di fatto ha promosso, anziché rimuovere, le diseguaglianze: in pochi anni sono raddoppiati i poveri” e concepiamo “l’esistenza di “persone illegali” che devono vivere nascondendosi”, quella massa di “immigrati irregolari che da anni risiedono e lavorano in Italia e che a migliaia finiscono nei centri di detenzione per essere espulsi dopo un controllo documenti dei vigili urbani, lasciando senza mezzi di sussistenza intere famiglie”. Restituiamo la dignità a chi la merita.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano