Il Consiglio Regionale lombardo ha approvato oggi all’unanimità la risoluzione relativa ad interventi per la prevenzione e il contrasto di illeciti nelle attività di stoccaggio, recupero e smaltimento rifiuti. “Il provvedimento – spiega Roberto Mura, relatore della risoluzione – nasce dalle forti preoccupazioni, sia sanitarie che di tutela ambientale, sollevate dai numerosi incendi che si sono verificati in Lombardia presso siti di stoccaggio e smaltimento rifiuti, in particolare, in provincia di Pavia. Purtroppo, l’introduzione dell’art. 35 del cosiddetto Decreto Sblocca Italia, ha consentito di fatto la libera circolazione dei rifiuti nel nostro paese. Inoltre, la chiusura delle importazioni da parte della Cina di una serie di materiali tra cui la plastica non industriale e la carta da macero hanno generato vari problemi, tra cui l’aumento di stoccaggi abusivi di rifiuti e la loro successiva eliminazione attraverso la combustione dolosa. Al testo finale, condiviso da tutte le parti politiche, si è giunti anche attraverso l’istituzione un gruppo di lavoro da me coordinato, basato su una serie di audizioni relative alle problematiche ambientali della Lomellina.” “Nello specifico – aggiunge Riccardo Pase, presidente della commissione regionale Ambiente e Protezione Civile – la risoluzione impegna la Giunta regionale ad esportare in tutto il territorio lombardo l’attività svolta con successo dal Nucleo Ambiente attuato dal Prefetto di Pavia sul territorio provinciale. Un modello, che grazie ad un sistema altamente coordinato e accurato di controlli speditivi nelle aree a rischio, che si affianca ai controlli di competenza di ARPA e Provincia, ha consentito di censire tutti quei siti che, potenzialmente, possono trasformarsi in luoghi di stoccaggio illegale di rifiuti e di accertare eventuali violazioni relative ai quantitativi dei rifiuti stoccati e all’adeguatezza del sistema antincendio. Inoltre, la risoluzione chiede che la Giunta Fontana si impegni a prevedere bandi regionali in favore dei comuni per finanziare sistemi di videosorveglianza in grado di sanare le carenze dei siti già autorizzati, a valutare nell’ambito della quantificazione del danno ambientale, anche lo stato di inquinamento del suolo e a promuovere un’opportuna formazione degli operatori coordinati dai Nuclei Ambiente. Infine, a considerare gli esiti del monitoraggio dei controlli speditivi per la fase di aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti e a valutare l’implemento del modello di economia circolare a scala regionale”. “Capitalizzare l’ottimo lavoro svolto dal Prefetto di Pavia Attilio Visconti proiettandolo ad una scala di carattere regionale – concludono gli esponenti leghisti – è senza dubbio un passo concreto e importante verso la prevenzione e il contrasto di illeciti nella gestione rifiuti, a tutela della salute e sicurezza dei cittadini lombardi”.
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