Tutte le trappole del Reddito di Cittadinanza

Attualità

Di Maio è felice. Ha vinto. Adesso il reddito ha il suo bel decreto. Di Maio è l’unico ad essere felice. Gli altri, infatti, hanno letto il decreto. E non sono proprio estatici. Salvini non ci si fa nemmeno fotografare vicino. Perché? Perché ci sono un paio di postille, due o tre clausole ed un paio di cavilli da considerare. Intanto gli assegni staccati non saranno dieci milioni, ma cinque. Sì, il reddito arriverà a metà della platea. Scusate se è poco. Come hanno fatto a ridurre così tanto i numeri? Mettendo requisiti al limiti dell’assurdo. E cominciando a considerare ricco anche chi non arriva a fine mese, ma non è stato troppo furbo. Esempi?

  1. Se nei due anni precedenti hai immatricolato una macchina o una moto di cilindrata non lillipuziana, e ne sei ancora in piena disponibilità (l’hai venduta allo zio Tonino che abita sopra di te) niente reddito. Se per caso hai quella macchina perché, quando l’hai comprata avevi un lavoro, e vivi a Roccacannuccia, quindi vendendola non ne avrai mai più uno, pazienza. Muori di fame. Come vedete che voi alla fine possiate davvero lavorare non frega nulla a nessuno. Avevate dubbi?

  2. Se per caso hai ereditato un immobile in Aspromonte che, sulla base di calcoli affidabilissimi a cura della commissione astrologica nazionale, vale 30001 euro (è noto che sia pieno di domanda sul mercato per quegli immobili), allora niente reddito. Conviene dargli fuoco. Tanto il valore reale non cambia. Ma per Di Maio fa un sacco di differenza.

Siete in regola con questi requisiti? Credete che lo riceverete. Eh, no, non è così semplice. Perché? Perché queste norme, lo abbiamo scritto più volte, hanno un altro brutto difetto: sono distorsive. Ti portano a fare scelte innaturali solo per poterle sfruttare. Siamo scimmie intelligenti. Quasi tutti, almeno. Quindi va messo in conto che non ci faremo prendere in giro. Allora se, putacaso, in pensione dovessero andarci anche quelli a cui, secondo Di Maio, non conviene tramite quota cento e se, putacaso, questo mandasse in malora i conti sapete che succederà? Che il vostro bancomat smetterà di funzionare.

Sìsì, si bloccherà IMMEDIATAMENTE il reddito in attesa della rimodulazione. Inoltre non si potrà risparmiare. Questo ovviamente porterà ad ogni genere di assurdità, in primis l’assalto ai supermercati il primo giorno utile, spese assurde di beni non deperibili, code Venezuelane ed un costante senso di urgenza. Uno scenario da terzo mondo che, per realizzarsi, ha bisongno solo di un paio di crisi. La cosa interessante, comunque, resta un’altra: l’idea originale di Gianroberto Casaleggio era quella di un reddito che non dovesse essere collegato in alcun modo alla pressione lavorativa. Questa roba qua ne dipende a tutti i livelli. È l’esatta nemesi della promessa elettorale fatta.

Vedremo, con calma, nei prossimi sei mesi se il Sud, che ha accettato questo governo e ne ha determinato il successo sarà soddisfatto. Dovesse esserlo, ve lo dico in anticipo, mi parrebbe una cosa davvero buffa.

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