Sono una delle famiglie più importanti d’Italia. Uno dei rami della famiglia è leader mondialie nel settore della rubinetteria, nonché noto alle cronache per quello che secondo gli investigatori era il più grande sequestro per dichiarazione infedele effettuato in Italia (40 milioni di euro). Dall’inchiesta poi uscirono senza addebiti. Ora secondo il tribunale di Torino un altro ramo della famiglia è finito nei guai. Andrea Giacomini è stato riconosciuto colpevole del reato di infedeltà patrimoniale commessa in danno di MG1 e di Hotel San Rocco. Cioè due società della galassia famigliare. Ballano alcuni milioni, ma quanto sia effettivamente il danno lo stabilirà un eventuale contenzioso civile più avanti.
Intanto, Andrea è stato condannato a 6 mesi di reclusione (pena sospesa) e a 6 mesi di interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese. La privazione della capacità di esercitare, durante l’interdizione, l’ufficio di amministratore, sindaco, liquidatore, direttore generale e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché ogni altro ufficio con potere di rappresentanza della persona giuridica, opererà solamente a seguito del passaggio in giudicato della sentenza. Un altro triste capitolo del capitalismo italiano.
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