La dovevano abolire, la Fornero. Era una porcata. Aveva affamato una generazione (che prima aveva goduto del welfare più espansivo del mondo, comunque). Poi è arrivata la realtà, si è presentata, ha spiegato loro quale fosse il problema e tutto è tornato nei ranghi. Inclusa la possibilità di creare un mini esercito di esodati. Ma allora cos’è Quota 100? Vediamo di spiegarlo in termini semplici:
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è un sistema rigido. Uno dei principali capisaldi teorici della Fornero era proprio la non flessibilità. Questo perché il futuro è già troppo ricco di incognite. L’unica certezza è che il più grande schema Ponzi della storia, l’INPS, sta rischiando il collasso. Quindi vanno eliminate le incognite. E su questo Quota 100 non si discosta: quel numero non si può ottenere come si vuole. Il requisito minimo di età, 62 anni, non è derogabile. Quindi se hai iniziato a 20 anni, te lo sogni. Devi averne almeno 60 nel 2019 (per maturarne 62 nel 2021) per poter aspirare alla pensione gialloverde.
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È un sistema a tempo. Non è una riforma organica. Questo è il punto principale, o quanto meno il secondo, che fa capire come non sia affatto una riforma pensionistica. È solo una regalia. Pensata per un pubblico ristretto, che non intacca le scelte di tutti gli altri, salvo su un punto: chi pagherà. Ovvero chi non potrà mai usufruirne. Tutti quelli senza i requisiti hanno perso una lotteria costosissima, i cui vincitori avevano un biglietto truccato in mano. E tutto con la vaga promessa che il loro lavoro aumenterà.
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Non cambia il metodo di calcolo. Questa forse è la considerazione più importante: se si sceglie Quota 100 si perde, vuoto per pieno, un quarto di un assegno pensionistico non proprio altissimo. Che poi, fosse altissimo, cioè sopra gli 8 mila lordi anno, sarebbe già decurtato fino al 40%. quindi, sì, Elsa è viva. Tutto del suo sistema si applica. Tranne la cosa più importante: la salvaguardia di noi giovani. I conti soffriranno, la gente non avrà quello che sperava, ma pagheremo un sacco per una misura vuota.
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Sempre che funzioni. Qualora l’entusiasmo travolgesse troppe persone o l’economia, come appare probabile, precipitasse le finestre potrebbero bruscamente chiudersi. E qui c’è un piccolissimo dettaglio: per avere diritto alla Quota devi esserti licenziato. PRIMA. La lezione sugli esodati non ha insegnato nulla a nessuno. Si rischia di riproporre il problema, se le comunicazione e la sinergia tra ministeri non dovesse funzionare. Tutto sommato uno scenario non irrealistico, non trovate?
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Non dà la possibilità di restare attivi. Consegna una generazione di persone impoverite artificialmente al lavoro nero, non consentendo prestazioni lavorative oltre i 5000 euro lordi. Come il reddito, quindi, è una trappola per poveri: se ci cadi, non ne puoi più uscire.
In definitiva, cosa avrebbe risolto questa misura? Nulla. È solo una crocetta nella liste delle cose da dire di aver fatto. In attesa di scoprire cosa mangerà oggi a pranzo Salvini e quale genitore a Cinque Stelle avrà ceduto alla realtà assumendo qualche operaio in nero.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,