Ieri mattina intorno alle 10 un albanese di 26 anni si stava apprestando a sposarsi con rito civile nel Comune di Paullo. Purtroppo per lui però nel febbraio del 2017 già era stato espulso dall’Italia per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. La futura moglie, una 21enne di origini moldave ma cittadina italiana perché adottata da una famiglia italiana, era già nota ai CC per il consumo di sostanze stupefacenti, tanto che lo scorso 25 gennaio i militari si erano presentati nell’appartamento di Zogno (BG), dove lei convive tuttora con un altro uomo.
I Carabinieri hanno così deciso di presentarsi alla cerimonia arrestando lui per il rientro illegale nel nostro paese e denunciando per favoreggiamento sposa, testimoni e parenti presenti alla cerimonia.
Il sospetto delle forze dell’ordine è che il matrimonio, le cui pubblicazioni erano state affisse in bella mostra sui muri di Paullo, non fosse altro che un escamotage per permettere al 26enne albanese di chiedere il ricongiungimento e rientrare poi in Italia in barba alla giustizia.
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