Inter, Gennaio nero.

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Come l’anno scorso Gennaio si conferma un mese orribile per l’Inter, un punto in due partite in campionato ed eliminazione dalla Coppa Italia ieri sera.

Il pareggio acciuffato in extremis su rigore all’ultimo minuto dei tempi supplementari sembrava presagire una clamorosa vittoria alla lotteria dei calci di rigore, dopo che per 120 minuti l’Inter ha sofferto oltre il lecito e avrebbe potuto soccombere se Handanovic non l’avesse salvata in più di un’occasione.

Spalletti rilancia Miranda al posto di DeVrij e Candrevain luogo dell’escluso Perisic, ma per tutto il primo tempo non si vede un tiro in porta da parte dell’Inter, e San Siro fischia all’intervallo.

Nel secondo tempo l’Inter ci mette almeno un po’ di impegno, ma fatica ugualmente a costruire azioni fluide, e rischia svariate volte sulle ripartenze laziali.

Candreva prima e Lautaropoi mandano alle ortiche le uniche occasioni nerazzurre della partita e così i tempi regolamentari finiscono zero a zero e si va ai supplementari.

Immobile al 108′ chiude una bella triangolazione al limite dell’area e gela Handanovic, poi al 122′ nell’ultima azione della partita, D’Ambrosio viene steso sulla riga dell’area laziale e Icardi trasforma il rigore in extremis che assegna la qualificazione alle semifinali alla lotteria dei rigori.

Decisivi gli errori di Lautaro e Nainggolan, e in semifinale col Milan ci va la Lazio.

Al netto degli episodi decisivi, dispiace constatare che un altro possibile obiettivo stagionale è sfuggito di mano e oggi l’Inter è in preoccupante involuzione. Il pericolo del ricorrente tunnel buio già intrapreso in passato sembra aleggiare in maniera sinistra sopra la squadra, Spalletti e la società farebbero bene a non trascurare questo aspetto.

Mancano idee, freschezza atletica e ordine tra i reparti. Il mercato di Gennaio con i suoi strascichiper fortuna è finito, domenica pomeriggio a San Siro arriva il Bologna assetato di punti. Se si vuole evitare la crisi c’è un solo risultato.

Avanti Inter.

DiegoStroppa

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