Nove antagonisti, tre donne e sei uomini, andranno a processo con rito immediato, senza udienza preliminare, come ha deciso il gip di Milano su richiesta del pm Piero Basilone. I carabinieri li avevano arrestati, a seguito di un blitz dello scorso 13 dicembre, per associazione a delinquere finalizzata all’occupazione abusiva di appartamenti Aler e di resistenza a pubblico ufficiale. Dopo gli arresti i nove erano stati messi agli arresti domiciliari.
Il processo è stato fissato il 2 aprile. Gli imputati saranno difesi dagli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini e avranno la facoltà di scegliere tra riti alternativi o il dibattimento ordinario. La presunta associazione per delinquere, senza fini di lucro, per l’accusa avrebbe avuto “uno scopo comune: una propagandata ‘giustizia sociale’ a tutela del diritto della casa, volta a creare una soluzione all’emergenza abitativa, parallela e contrapposta a quella offerta dalle Istituzioni”.
Gli antagonisti arrestati, che distribuivano case ad amici e parenti, fanno parte del “comitato abitanti Giambellino Lorenteggio”.
Solo due giorni fa, il 5 febbraio, in via Manzano 4 al Giambellino è stato nuovamente liberato dagli abusivi il centro sociale “Base di Solidarietà popolare” che le forze dell’ordine avevano già sgomberato una prima volta il 13 dicembre.
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