Il commento di Luciano alla 23a di Serie A

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Turno tutto sommato abbastanza rispettoso dei pronostici, anche se dal Napoli ci si poteva attendere qualcosa di più contro la Fiorentina, per non perdere ulteriore terreno nei confronti della capolista. Tutte vincenti le altre, Roma, Lazio e Atalanta a ridosso della terza posizione, occupata ancora dall’Inter che, tornando alla vittoria a Parma, si mostra in ripresa e mantiene il distacco minimo a 4 punti dal Milan quarto. Più in basso, fa un pò di rumore la sconfitta casalinga della Sampdoria ad opera del Frosinone.

Lazio -Empoli 1-0
Laziali alla rincorsa, affannosa e non senza rischi, della vittoria che consente di restare solo per 24 ore al quarto posto solitario, davanti a Milan e Roma. La squadra di Inzaghi appare non al meglio, manca un p’ò di freschezza atletica e l’Empoli cerca di approfittarne, ma lo fa con scarsa produttività in avanti. E’ un calcio di rigore a sbloccare il risultato, al 42′ del primo tempo, per un fallo del portiere Provedel ai danni di Caicedo. Lo stesso trasforma dal dischetto e regala alla Lazio, pur col fiatone, un successo prezioso per la scalata ad un posto Champions.

Chievo – Roma 0-3
Non c’è storia in un match già segnato in partenza, non tanto dal dislivello tecnico quanto dalla differente sostanza espressa in campo.
Dopo 9 minuti, El Sharawy raccoglie un invito di testa di Nzonzi, e da posizione decentrata infila sotto la traversa. Passano altri 9′, ed è la volta di Dzeko: in piena area, fa fuori Hetemaj e di sinistro raddoppia. Il Chievo abbozza una reazione e insidia un paio di volte la porta romana con Djordjevic e Barba, tra il 25′ e la mezz’ora. Ancora Djordjevic al 33′ di testa, miracolo di Mirante che respinge. Ripresa, la musica non cambia, la Roma controlla con sicurezza la partita e al 6′ la chiude con Kolarov che di sinistro secco centra l’angolo in basso . Roma che sembra aver ripreso energie e fiducia, torna davanti alla Lazio (e Milan solo fino a domenica sera) in classifica.

Fiorentina – Napoli 0-0
Nulla di fatto, ma chi ha qualcosa da rimproverare alla sorte, e anche a sè stesso, è il Napoli. La squadra di Ancelotti, a parte una parentesi centrale del primo tempo in cui pareva essere in affanno, costruisce e spreca numerose occasioni. Buona parte di queste vanno imputate alla straordinartia forma di Lafont, il giovane francese viola protagonista di eccellenti parate su ripetuti tentativi di Zielinski, Mertens e Milik. Qualche buona iniziativa anche della Fiorentina, con Chiesa e Veretout, senza però impensierire più di tanto il portiere azzurro. Occasione persa per il Napoli per mantenere le distanze, comunque notevoli, dalla capolista.

Parma – Inter 0-1
Risveglio difficile, quello dell’Inter, su un campo statisticamente per lei ostico. Primo tempo sconsigliato agli amanti del buon calcio, l’Inter che non offre nulla più che uno sterile possesso palla. Imprecisione, errori di impostazione e di mira, Icardi irriconoscibile. E’ il Parma a far tremare l’avversario, con Gervinho che stampa sulla traversa un siluro da poco entro l’area, dopo aver messo fuori gioco mezza difesa. Cambia la musica nella ripresa, l’Inter si scuote e inizia a lavorare ai fianchi un Parma che ben presto è costretto all’affanno. D’Ambrosio va in gol apparentemente di testa, ma il VAR lo pesca con un tocco di spalla/braccio e annulla l’esultanza nerazzurra. La partita sembra comunque destinata a portare acqua al mulino interista, Lautaro entra al 75′ al posto di J.Mario, e maturano le nespole in due minuti. Il Toro aggancia un ottimo suggerimento di un buon Naiggolan, si decentra in area e nonostante l’ostacolo di un difensore scarica in rete con un potente destro. Respira Spalletti, terzo posto ancora in esclusiva, ma ora serve sistemare la questione Icardi una volta per tutte, perchè servono più i suoi gol all’Inter che i milioni a Wanda.

Atalanta – Spal 2-1
Mentre tutti si attendono un nuovo show atalantino, spunta a sorpresa la Spal con l’ex di turno, Petagna. Prima, esattamente all’8′, gli nega Berisha un gol già fatto, su errore di Toloi, ma subito dopo colpisce e ferisce di testa su cross di Kurtic. Reagisce l’Atalanta, anche correndo qualche rischio sulle ripartenze della Spal, ma chiude il primo tempo sotto. Ripresa, Atalanta alla ricerca del pareggio, che arriva al 57′ con Ilicic, imbeccato alla perfezione da Zapata. Cross in area da sinistra, sul quale si avventa l’attaccante sloveno insaccando al volo. Insistono i nerazzurri, ma deve arrivare il 78′ prima che Zapata, ancora lui, ci metta la sua firma ormai consueta. e permetta all’Atalanta di incamerare 3 punti meritati, utilissimi per la zona Euro.

Torino – Udinese 1-0
Vittoria sudatissima, quella del Torino, graziato dalla malasorte udinese che vede, in sequenza, un rigore fallito da De Paul, un gol di Okaka che valeva il pareggio ma annullato dal VAR, un secondo ancora per offside di Lasagna e, per finire, una traversa piena centrata ancora da De Paul. Il gol che decide il risultato per il Torino arriva alla mezz’ora, con l’ex Chelsea Aina che incorna su cross di Ansaldi. Udinese in credito con la fortuna, Torino ringrazia e porta a casa.

Sampdoria – Frosinone 0-1
Passo falso dei blucerchiati in casa, zona Uefa al momento più distante. L’inizio è favorevole alla Samp, che crea buone occasioni con tiri dalla distanza (Praet, Linetty) e una bella mezza rovesciata di Quagliarella, ma senza centrare il bersaglio. E’ il Frosinone invece a farlo, esattamente al 25′ con Ciofani, su invito di Goldaniga. Nella ripresa ci si attende l’arrembaggio della Samp, ma non accade anche per la accorta tattica difensiva dei ciociari, che lasciano pochissimi spazi a Quagliarella e soci. Tre punti d’ossigeno per il Frosinone in chiave salvezza.

Sassuolo – Juventus 0-3
20 minuti di illusione per il Sassuolo, che riesce ad alimentare le speranze del Napoli con un avvio di partita alla garibaldina. La Juventus sembra quasi infastidita dal dinamismo con cui gli emiliani impongono alti ritmi alla partita, ma da squadra cinica qual’è, alla prima azione veramente pericolosa (23′) concretizza: tira prima Ronaldo, Consigli smanaccia malamente nella respinta, e serve praticamente Khedira appostato sulla destra, che non ha difficoltà a battere a rete. Il Sassuolo sembra in grado di reagire ma deve fare i conti con lo strapotere bianconero a centrocampo, che stringe gli spazi e ruba palla mandando spesso a vuoto il pressing avversario. Al 70′, nella mischia su un corner, spunta la capocciata di CR7 che raddoppia. Partita ormai chiusa, ma Emre Can vuole metterci la zampa e firma lo 0-3 a 4′ dal termine. La Juventus già pensa all’Atletico, fra pochi giorni torna la Champions…

Milan – Cagliari 3-0
Serata senza affanni per il Milan, contro un Cagliari che prova a contrastare la maggiore esperienza e caratura tecnica dei rossoneri. Ci riesce soltanto per una dozzina di minuti, poi si fa male da solo al 13′, quando Ceppitelli devia nella propria porta una respinta di Cragno su tiro di Suso. Il Milan comanda agevolmente la partita e raddoppia con Paquetà al 22′, su assist di Calabria, potrebbe subito triplicare con Piatek, che però a tu per tu con Cragno si fa parare la conclusione. Tutto relativamente tranquillo fino alla mezz’ora della ripresa, quando il Cagliari va ad un passo dall’1-2 con J.Pedro che, davanti a Donnarumma, lo scavalca ma centra in pieno la parte inferiore della traversa, con palla che torna in campo. Gol sbagliato, gol subìto, recita la legge del calcio, e difatti dopo nemmeno 2 minuti Piatek segna il 3-0 raccogliendo una respinta di Cragno su tiro di Çalhanoglu. Partita chiusa, girandola di sostituzioni da una parte e dall’altra, milanisti soddisfatti e minoranza cagliaritana rassegnata.

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