Alla vigilia dell’arrivo in Italia della Commissione del Cio, attesa martedì, i governatori di Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, lanciano la candidatura di Milano e Cortina per le Olimpiadi invernali 2026 e mostrano fiducia in vista del verdetto del Comitato olimpico internazionale che il 24 giugno a Losanna dovrà decidere tra il ‘ticket’ italiano e l’opzione svedese ‘Stoccolma-Aare’. L’occasione è un evento speciale allo stand della Regione Lombardia alla Borsa internazionale del turismo a Milano. “Qualcuno ci definiva dei folli, ma alla fine siamo in finale. Ci dicevano che era sbagliato abbinare una grande città come Milano e una straordinaria regione come la Lombardia con un piccolo centro di montagna come Cortina. Era così sbagliato che la candidatura di Stoccolma ora si chiama ‘Stoccolma Aare”, dice Zaia, in merito proprio alla sfida con la Svezia. “Questa idea di un’Olimpiade su un territorio diffuso mi sembra sia stata presa in considerazione da altri, quindi credo che sia un’idea nuova, vincente, che tiene conto dei dettami del Cio, per un’Olimpiade che è sostenibile sia economicamente sia per quanto riguarda gli impianti”, gli fa eco Fontana. I due governatori leghisti sottolineano poi l’importanza della carta turismo per aggiudicarsi la corsa all’organizzazione dei Giochi. “E’ un percorso che mette insieme arte, natura ed enogastronomia, da Milano alla Valtellina, da Milano a Cortina. Credo che sia qualcosa di unico che possiamo offrire al mondo e credo che sia qualcosa di cui si dovrà tenere conto in sede di scelta”, afferma il presidente della Lombardia. “Milano e Cortina rappresentano non solo due città e due regioni ma un unicum di natura turistica, culturale e sociale. Dove si mangia e si beve male non si fa turismo, dove si mangia e si beve bene, come in Lombardia e in Veneto, si fa turismo”, rimarca Zaia, ponendo l’accento sul valore enogastronomico delle due regioni. Sul fronte politico Fontana non è preoccupato dall’intenzione del governo di non supportare economicamente l’impresa: “Io credo che si possa fare. Sia Lombardia che Veneto sono pronte a coprire le spese. Sono spese che, grazie al nuovo modello, sono assolutamente sostenibili. Quelle di altre Olimpiadi probabilmente non sarebbero state sostenibili, ma queste lo sono”. “Il Governo, con il sottosegretario Giorgetti è al nostro fianco”, precisa Zaia, che poi sulle possibili ripercussioni delle tensioni internazionali tra l’esecutivo e la Francia taglia corto: “Si sta romanzando tanto su questo. La verità è che noi dobbiamo aver un buon dossier – e ce l’abbiamo – e presentarlo al Cio. Le Olimpiadi saranno nel 2026, l’assegnazione il giugno prossimo: abbiamo ancora molto spazio per lavorare, dobbiamo lavorare pancia a terra e non farci distrarre dalla polemiche”.
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