Parco Agricolo Sud, nove patteggiamenti per traffico di rifiuti

Milano

Nove patteggiamenti a pene comprese tra i 3 anni e 4 mesi di reclusione e un anno e 6 mesi e con l’ordine agli imputati di bonificare un’area inquinata a Milano, nella zona del Parco Agricolo Sud, che è stata anche confiscata. Si è chiusa così, davanti al gup di Milano Manuela Scudieri, un’inchiesta della Dda milanese su una presunta associazione per delinquere attiva nel traffico illecito dei rifiuti e che lo scorso fine luglio aveva portato a nove arresti.  Al centro dell’indagine, coordinata dal pm della Dda milanese Silvia Bonardi, oltre alla discarica abusiva in via Campazzino vicino al Parco Agricolo Sud, era finito anche un incendio avvenuto nel capannone di una ditta a Melegnano, nel milanese, nel 2016, uno dei tanti roghi che sono divampati negli ultimi mesi in Lombardia in aziende di rifiuti. Nove le società coinvolte e che erano state sequestrate nell’indagine dei carabinieri: Nuova Cartaria Natale, Immobiliare Natale area 2 e area 3, Area Nicas srl, Ri-Maflow, Altieri A. srl, Impianto Porcelli, Impianto Polirecuperi, Piemonte Recuperi.  Nel procedimento, in cui il Comune di Milano era persona offesa (presente oggi in aula col legale Marco Dal Toso), la Procura aveva chiesto e ottenuto il rito immediato per tutti e nove gli imputati (sette imprenditori erano finiti in carcere  due ai domiciliari). Poi sono arrivati i patteggiamenti, tra cui quello a 3 anni e 4 mesi per Sabino Natale, che per gli inquirenti sarebbe stato il capo dell’associazione per delinquere, e quello a 2 anni di Massimo Lettieri della cooperativa Ri-maflow di Trezzano sul Naviglio, nel Milanese. Gli imprenditori, che erano stati arrestati anche con le accuse, a vario titolo, di frode in commercio e falso nelle pubbliche registrazioni (erano stati anche sequestrati 2 milioni e 100 mila euro sui conti delle società), offrivano, stando alle indagini, prezzi molto vantaggiosi ai produttori di rifiuti per smaltimenti illegali.

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