L’hanno salvato per un pelo aveva ancora il cordone attaccato. E’ successo nella città sudafricana di Durban: un neonato, è stato gettato nella fogna e salvato dai pompieri che hanno rotto il tubo della fogna da dove proveniva il suo pianto. Alcuni passanti, hanno sentito i vagiti del piccolo provenire dal pavimento e hanno chiamato i pompieri che hanno scardinato una lastra di cemento per poterlo raggiungere a un metro e mezzo di profondità. Dopo alcuni vani tentativi, i pompieri hanno tagliato una sezione del tubo riuscendo ad estrarre il piccolo e a portarlo in salvo in ospedale. Ora il video girato con un telefonino e “postato” da un utente online è diventato virale suscitando orrore e indignazione nei social network. Il neonato ha riportato qualche piccola ferita e aveva un lento battito cardiaco. Ora è nell’incubatrice e le sue condizioni sono stabili. Non si conosce ancora il responsabile del gesto. Secondo i commenti su internet, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, questi casi sono frequenti, legati a nascite fuori del matrimonio anche se la cronaca, ci offre di continuo queste terribili storie. Quello che ci colpisce di più è che spesso quegli autori sono proprio i loro genitori, ovvero le persone che si dovrebbero prendere cura di loro.
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