A Milano sfilano (si fa per dire) i centri sociali per gli amici clandestini che non devono essere espulsi secondo un’interpretazione dei diritti difficile da capire, a Torino sfilano 25 indagati (quasi tutti somali), 11 arrestati e 5 ricercati con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione, clandestina, attività abusiva di prestazione di servizi di pagamento, contraffazione di documenti di identità nonchè traffico di stupefacenti. Se la concomitanza degli avvenimenti è casuale, è curiosa la determinazione di difendere una categoria che in gran parte se ne frega dell’Italia ed è pronta a trasgredire la legge pur di perseguire i propri interessi. E per il principio di identità sono clandestini sia quelli stanziati a Milano che quelli abitanti a Torino. Il corteo di Milano ha predisposto una sceneggiata: alcuni si sono sdraiati a terra coprendosi con dei lenzuoli bianchi per ricordare i morti in mare La retorica non manca e nemmeno l’odio contro il dl Sicurezza e, naturalmente, Salvini. Gridano “Non c’è più spazio per le ambiguità. È tempo di scegliere da che parte stare, e noi abbiamo scelto: stiamo dalla parte dei diritti e chiediamo fatti concreti per attuarli”. “Mandateli a Torino ad imparare l’integrazione illegale”, viene da rispondere. Là, riferisce Il Giornale, un blitz realizzato dalla polizia di Torino e ha permesso di smantellare una organizzazione criminale… La “base operativa” di questo sodalizio criminale dedito al traffico di esseri umani era gestito da circa 11 persone (quelle arrestate), quasi tutte di origine somala. Gli accusati erano soliti “gestire” l’arrivo, in Sicilia e Sardegna, degli immigrati che sbarcavano sulle coste nostrane trovando loro un alloggio, assistenza e documenti falsi in attesa di essere trasportati negli altri Stati dell’Ue. Principalmente al Nord.
In una nota la Questura ha reso noto di aver decapitato “un’associazione a delinquere transnazionale in grado di gestire gli stranieri giunti illegalmente in Italia, dal loro approdo sul territorio nazionale (principalmente in Sicilia e Sardegna) fino al loro definitivo spostamento verso le mete del Nord Europa, garantendo, se necessario, sistemazione alloggiativa temporanea e la fornitura di documenti contraffatti o falsi“…. Dopo aver soggiornato per qualche tempo al Moi e aver realizzato i documenti falsi (ai passaporti – 30 quelli ritrovati – venivano sostituite le fotografie), i migranti si muovevano verso il Nord Europa con viaggi in treno, auto o autobus. A dimostrazione che chi entra in Italia illegalmente, va espulso.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano