Granelli non ascolta la logistica e va sparato verso la paralisi del traffico in entrata

Fabrizio c'è Milano
Il blocco del traffico per le proteste degli ambulanti che si erano riuniti in Piazza Martini è stato solo l’assaggio dei disagi che il traffico dovrà  sopportare da lunedì quando entreranno in vigore i divieti di Area B.
Oltre agli iniqui e inutili divieti contro le auto diesel l’ordinanza con cui é stata istituita Area B contiene divieti per la circolazione dei camion lunghi più di 12 metri in città per 24 ore al giorno. Per potere entrare in città i cosiddetti bilici, i Tir, le bisarche, le cisterne dovranno sottostare a una complessa procedura di richiesta permesso e autorizzazione da parte del settore mobilità.
ll  blocco di Tir e camion di grandi dimensioni determinerà la congestione delle vie di accesso a Milano. Secondo Granelli autisti turchi o ucraini dovrebbero consultare il sito del Comune, compilare delle richieste e attendere l’ok all’ingresso da parte dell’Assessorato. Magari a notte fonda o durante le feste! Sicuri gli ingorghi agli ingressi della città  dovuti a Tir fermi o che scoprono di non poter entrare e tornano indietro.
Nemmeno dopo aver ascoltato le preoccupazioni delle varie categorie l’Assessore Granelli ha  modificato le assurde  regole per le merci: norme che rischiano di mettere in crisi la distribuzione delle merci ai milanesi e di far chiudere centinaia di aziende di spedizioni, trasporti, dogane e logistica con conseguenze letali per l’occupazione.
Granelli è forse convinto che i camionisti girino per Milano per diletto, come le mitologiche mamme che accompagnano i figli a scuola col Suv. Invece parliamo di mezzi commerciali che cercano di massimizzare i tempi di consegna delle merci e di imprese che consentono a Milano di rifornirsi di tutto.
Ho proposto di consentire alle società di fare conto terzi queste macchinose richieste e anche di istituire zone franche rispetto ad Area B laddove si trovano tutti i depositi merci, gli spedizionieri, le dogane e le piattaforme logistiche cioè ad esempio a Certosa, Triboniano, Bovisasca, Bovisa e la zona di Via Mecenate. Basterebbe in quei casi arretrare le telecamere ma Granelli non cambia idea e va dritto verso la paralisi del traffico in entrata in  città.

7 thoughts on “Granelli non ascolta la logistica e va sparato verso la paralisi del traffico in entrata

    1. è una persona ottusa, piena di se, che non ascolta affatto la cittadinanza, e prosegue per la sua via come fanno i somari coi paraocchi.

  1. Forse una azione legale per danni nei confronti della persone fisiche, per abuso di potere e danni materiali é la strada da perseguire. Cosa ne pensano nel tuo partito?

  2. La politica di Granelli è tesa a intercettare il voto della cosiddetta sinistra della ztl, cioè di quelli che possono comprarsi una Tesla elettrica da 180mila euro…. Però io abito in una zona piena di radical chic e devo dire che anche tra costoro le perplessità sull’area B sono in costante aumento. Al di la di tutto vorrei sottolineare un aspetto che, all’interno stesso della logica perversa di Granelli, dimostra le contraddizioni del provvedimento: la tempistica. Ammesso e non concesso che sia giusta (e non lo è) la caccia alle streghe conto i diesel, attualmente non esistono praticamente auto ibride o elettriche di prezzo abbordabile. Tutte le case automobilistiche hanno in cantiere nuovi modelli alla portata delle tasche della gente normale ma saranno pronti tra uno-due anni. E,allora, perché non aspettare che l’offerta divenga concreta prima di introdurre nuove limitazioni al traffico?! E’ un po’ lo stesso discorso del reddito di cittadinanza: perché farlo partire subito e non dopo una seria riforma dei centri per l’impiego?! In Italia politici come Granelli preferiscono lanciare proclami ideologici ma poi se ne fregano di come certe cose impattino sulla realtà e sulla vita delle persone. Si ricordino della legge Basaglia, bella in teoria ma disastrosa nell’attuazione perché si toglievano i pazzi dai manicomi ma poi non si è mai risusciti a realizzare una efficiente rete di sostegno alle famiglie. Tragica ironia della sorte: Basaglia morì praticamente pazzo per un tumore al cervello….

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