“Troppo grassa, non può sfilare”. Dove sono le femministe di professione?

Cronaca

Bella la settimana della moda, a Milano. Celebra la creatività, il buon gusto e inevitabilmente il fascino femminile interprete di tanta armonia. Che poi ancora si identifichi il massimo della bellezza nella magrezza è un modo d’essere inaccettabile dalla donna comune. Ma ancora è il massimo valore nelle sfilate importanti. E la settimana della moda a Milano è un evento. Succede che la top model britannica Edie Campbell sia stata letteralmente rifiutata da un celebre brand internazionale all’ultimo momento perché, con il suo metro e 75 di altezza e con un girovita di 60 centimetri, è stata ritenuta troppo grassa per sfilare. La reazione è stata intelligente e ironica. Scrive infatti sul  suo profilo Instagram “Mi hanno detto che sono troppo grande. Ma ciò non significa troppo famosa, bensì troppo grassa. Quando un brand ti scarta per il suo show dicendo che sei ‘troppo grande’, torni sui tuoi passi e ti prendi una meritata pausa con le amiche”. Un selfie divertente accompagna lo scritto. La top è con un’amica, l’artista Christabel MacGreevy, mentre insieme fanno una ricca colazione con un croissant. Chiarissima la riflessione della protagonista. Quello che manca è la voce delle femministe sempre attente a evidenziare battute sessiste e molestie. Ma questo rifiuto non è un insulto?

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