DAL 26 FEBBRAIO – LA PINACOTECA AMBROSIANA ACCOGLIE UN PREZIOSO MANTELLO CERIMONIALE TUPINAMBÁ .
Si tratta di un raro e prezioso mantello cerimoniale Tupinambá, popolazione indigena brasiliana che abitava la fascia litoranea atlantica tra la foce del Rio delle Amazzoni e lo stato di San Paolo. Risalente tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo, è tornato al suo splendore originario, grazie al restauro condotto sotto la direzione di Laura Paola Gnaccolini della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano, offerto da INTESA SANPAOLO nell’ambito del programma Restituzioni 2018.
Realizzato legando penne in prevalenza di Ibis rubra su una rete a filet di cotone, è giunto in Ambrosiana grazie al lascito della collezione del famoso naturalista Manfredo Settala (Milano, 1600-1680), che lo aveva ricevuto in dono dal principe Federico Landi, personaggio di spicco della scena politica tra Sei e Settecento, legato all’imperatore Filippo III di Spagna. Il mantello si presenta in forma triangolare completo di cappuccio, che doveva concludersi in alto con un giro di penne gialle di Ara, quasi completamente perduto; le stesse penne gialle marcano anche l’orlo inferiore.
Per la delicatezza dei materiali sono pochissimi i manufatti di questo genere giunti fino a noi e questo è l’unico che presenta un motivo geometrico sul dorso, probabilmente un uccello stilizzato, realizzato con penne azzurre e gialle di Ara.
L’identificazione come ‘mantello cerimoniale’ tupinambá si deve allo stesso Settala. Nella didascalia al disegno fatto realizzare per illustrare la sua ricchissima ed eterogenea collezione, il collezionista milanese ne ricorda la provenienza Landi e ne suggerisce un collegamento con questa popolazione di indios del Brasile, per confronto con i mantelli indossati durante una cerimonia rituale ritratti sul finire del XVI secolo in un’incisione di Theodor de Bry.
Lo studio delle fonti di XVI-XVII secolo relative ai Tupinambá ha consentito di proporre l’ipotesi che il mantello venisse utilizzato dal protagonista del cerimoniale più importante per la vita sociale di questa popolazione, che era un rito cannibalico, volto a ottenere per i guerrieri la possibilità di accedere dopo la morte a una mitica ‘Terra senza Male’, secondo le loro credenz
Per l’occasione, nei giorni 1-2-3 marzo, la Pinacoteca Ambrosiana sarà aperta al pubblico al prezzo speciale di € 10,00 intero e € 7,00 ridotto e saranno organizzate visite tematiche specificamente studiate sia per le famiglie, sia per il pubblico adulto (su prenotazione, programma completo su www.ambrosiana.it).
Orari: da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì
Ingresso: Intero: 15 €; Ridotto: 10 €; Scuole: 5 €; Universitari: 10 €
Informazioni: tel. 02.806921; info@ambrosiana.it
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.