Essere donna ed essere fiera di essere donna. Con una solidarietà che esalta le potenzialità di ciascuna e le sue indiscusse capacità di intraprendere le attività più congeniali. Fare insieme FIDAPA BPW Italy un movimento di opinione indipendente che non ha scopi di lucro, persegue i suoi obiettivi senza distinzione di etnia, lingua e religione. La Federazione ha lo scopo di promuovere, coordinare e sostenere le iniziative delle donne che operano nel campo delle Arti, delle Professioni e degli Affari, autonomamente o in collaborazione con altri Enti, Associazioni. E, oggi, adoperarsi per rimuovere ogni forma di discriminazione a sfavore delle donne, sia nell’ambito della famiglia che in quello del lavoro, nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di pari opportunità.
La Sezione MILANO FIDAPA-BPW Italy premia quelle Donne e quegli Uomini del mondo dell’imprenditoria, della cultura e comunicazione, dell’avvocatura e magistratura che hanno contribuito a rendere migliore la vita della nostra comunità, elevando il prestigio della nostra cittàAnche quest’anno la Sezione ha aderito per la seconda volta al progetto Internazionale ONU «HeforShe» facendone propri gli obiettivi per la promozione e difesa dei diritti delle Donne.
I premiati di quest’anno sono:
Marina Corazziari scenografa e designer di gioielli
Elena D’Ambrogio Navone scrittrice.
Maria Dicorato operatrice culturale
Cristina Rossello avvocatessa, manager e politica italiana.
Nicoletta Spagnoli imprenditrice del mondo della moda.
Fabio Roja magistrato, premio HE for SHE.
Particolarmente significativa l’individuazione fra i premiati di Cristina Rossello, avvocatessa, manager e politica italiana, Onorevole di Forza Italia, che ha commentato “Ricevere questo premio proprio in occasione della giornata internazionale della donna ha una valenza duplice per me: l’animo grato per il riconoscimento e lo sprone per continuare con maggior forza nel percorso intrapreso”.
Scrive la stessa on. Cristina Rossello “La legge n. 120/2011 è stata presentata e approvata per far fronte alla consistente discriminazione nei confronti delle donne nei consigli di amministrazione delle aziende, riflesso della discriminazione complessiva nella nostra società. Nel 2010 le donne rappresentavano solo il 6 per cento dei componenti dei consigli di amministrazione delle società quotate, uno dei tre peggiori dati di tutti i Paesi membri dell’Unione Europea.Nel 2018, grazie alla legge, la percentuale è aumentata al 33,5 per cento con punte di periodo al 37 per cento. L’ingresso delle nuove amministratrici, oltre che rispondere ad un principio basilare di equità di genere, ha contribuito a modificare altre caratteristiche dei cda, riducendo l’età media, aumentando il livello medio di istruzione, la diversità in termini di età e il background professionale. Iniziativa che ha raccolto un consenso trasversale di tutto l’arco costituzionale”.
Commenta Mara Carfagna (F.I) “Bisogna sfondare tetti di cristallo, perché ogni volta che una donna sfonda un tetto di cristallo, si spalanca una finestra per un’altra donna”.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano