Appello al Ministro Salvini : Contrasto alla criminalità organizzata – Si parta da Rogoredo.

Milano

Le cronache ci raccontano che sono oltre mille i clienti che ogni giorno frequentano il cosiddetto “boschetto della droga” di Rogoredo a Milano, ormai la piazza di spaccio più grande del nord Italia, dove il confine tra la vita e la morte si vede sistematicamente oltrepassato ogni giorno da parte di giovani e meno giovani.

Il prefetto Renato Saccone ha aperto un tavolo di lavoro istituzionale che vede coinvolta, oltre la prefettura, Comune, Regione, Ats Milano, Municipio 4 e il terzo settore con Comunità Nuova, Cooperativa lotta contro l’emarginazione, fondazione Eris, Il Gabbiano, Promozione umana, Casa del giovane, fondazione Exodus, Gruppo volontari quartiere di Rogoredo e Associazione Kyros. Obiettivo: cercare di dare una soluzione a questo problema che coinvolge l’intera periferia sud di Milano.

Non ostante questo primo importantissimo passo concreto, una domanda sorge spontanea: dopo tanti anni quanti altri ragazzi dovranno ancora morire perché si capisca che non si può pensare di cercare una soluzione al problema senza affrontare la causa che lo genera e che non bisogna solo tamponare gli effetti che la tossicodipendenza genera e che sono sotto gli occhi di tutti?

I cittadini attraverso i comitati e le associazioni si sono più volte fatti sentire. La politica a sua volta si è prestata per sollevare il problema e cercare diverse soluzioni ma in realtà è poco quello che si è fatto e si sta facendo ancora per contrastare la criminalità organizzata che c’è dietro questi  traffici, traffici che alla luce del giorno e nel buio della notte non si fermano per tutti giorni dell’anno: non esiste pioggia, neve, caldo o freddo estremo che fermi questo fenomeno dei giorni nostri e che tocca migliaia di famiglie portandole nel dramma e nella tragedia di vedere e subire in prima persona le conseguenze che porta.

Per lo Stato è certamente un fallimento vedere come i suoi  figli che dovrebbero rappresentare il futuro finiscano prigionieri di tale impotenza della società.  Oggi  abbiamo un governo che viene etichettato come populista per la sua semplicità nell’evidenziare la percezione quotidiana dei problemi che hanno i cittadini e grazie a questo ha consolidato un consenso elettorale grazie anche alle strane regole della politica.

Questo è il momento di adempiere le promesse e dimostrare veramente se sia capace di passare dalle promesse ai fatti. Non bisogna spostare il problema altrove ma contrastarlo avviando se del caso le modifiche normative che possano occorrere cosi come attuando con volontà politica e determinazione il necessario. Rivolgo dunque un appello al Ministro Salvini in quanto fino affinché venga attuata la fino ad oggi disattesa volontà da parte dello Stato di contrastare frontalmente e in maniera determinata ed efficace la criminalità organizzata.

In questo spirito e con tale intenzione il Consiglio del Municipio 4 di Milano, nella seduta del 15/11/2018, ha approvato la mozione presentata dal sottoscritto che ha per contenuto la richiesta al Ministro Salvini che il Bosco di Rogoredo possa essere usato come postazione fissa e presidio dell’esercito in città per le esercitazioni dei suoi militari, con l’insediamento cioè di un accampamento militare.

Questa proposta oltre a garantire un presidio fisso all’interno del Bosco di Rogoredo  per il ripristino della legalità ha già tra l’altro una copertura finanziaria.

In conclusione i problemi, per risolverli, vanno affrontati dalle cause; intervenire sulle conseguenze va benissimo ma certamente non basta.

Silva Vidal Isaac  – Consigliere Municipio 4 – Milano

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