“Il sindaco Sala finalmente si è accorto che in alcuni quartieri periferici della città esistono delle vere e proprie scuole-ghetto, ossia istituti dove le percentuali di alunni stranieri superano addirittura quelle degli italiani. Sala ha detto che quando la percentuale di bambini non italiani è zero o 80% non va bene perché ne risente l’integrazione: sono d’accordo con lui, ma è a causa delle folli politiche della sua amministrazione se si è arrivati alla formazione di ghetti dove gli immigrati sono in maggioranza e gli italiani stanno scomparendo”. Così Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del Gruppo Misto. “In 81 scuole di Milano, 53 elementari e 28 medie, gli stranieri superano il 30% e addirittura in 20 elementari e 8 medie superano il 50%. Tra le elementari ci sono i casi emblematici di via Paravia a San Siro (83%) e piazza Gasparri alla Comasina (72%), periferie dove case popolari e negozi sono quasi esclusivamente in mano ad arabi. Per quanto riguarda le medie, in via Russo si registra l’80% di alunni stranieri, in via Giacosa e via Crespi ci si attesta al 70%: siamo nella zona multietnica di via Padova, dove trovare un italiano per strada o sui mezzi pubblici è diventato un miraggio. Sala – continua Silvia Sardone – parla di mobilità scolastica, integrazione e delle difficoltà a cui vanno incontro i bambini italiani messi in minoranza, ma dovrebbe ammettere che – così come sulla sicurezza – anche per quanto riguarda la scuola le sue politiche delle porte aperte non hanno fatto altro che aggravare la situazione”.
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