“Nessun giudizio ieri sera da parte di Moody’s. Il Governo è stato graziato dalla più “cattiva” delle agenzie di rating, che ha deciso di rimandare la sua decisione senza però fornire spiegazioni. Può darsi, è solo un’ipotesi, che l’agenzia voglia aspettare di vedere il prossimo Documento di Economia e Finanza, che l’esecutivo Conte deve presentare alle Camere entro il 10 Aprile e inviare alla Commissione Europea entro fine Aprile, per vedere come il Tesoro intende affrontare la perdita di risorse causata dall’entrata in recessione dell’economia italiana e l’aumento del deficit e debito pubblico.
In particolare, l’interesse, non solo di Moody’s, è tutto per le clausole di salvaguardia sull’Iva, che solo per il 2020 valgono 23 miliardi di euro e le due manovre correttive del valore complessivo di 10 miliardi, a cominciare da quella di luglio, con la quale dovrà essere attivata la clausola salva deficit da 2 miliardi, necessaria, ma non sufficiente, per rispettare l’obiettivo del 2,04% di deficit concordato con la Commissione lo scorso dicembre e non rispettato causa forte calo del Pil registrato”.
Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia.
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