Il commento di Luciano alla 28a di serie A

Sport
Fa rumore ma non procura danni la caduta della Juventus a Genova. Il Napoli accorcia distanze, che restano comunque siderali a 10 partite dalla fine. Dietro, la Roma perde terreno a Ferrara, il Bologna sbanca a Torino contro i granata mentre la Lazio si diverte al tirassegno col Parma. Atalanta in frenata col Chievo, pari a Bergamo, e Sampdoria che esalta ancora Quagliarella capocannoniere. Ultimo della Domenica, il derby che si aggiudica ancora l’Inter, contro i pronostici, e con merito.
Cagliari – Fiorentina 2-1
Altra caduta per la Fiorentina di Pioli, a Cagliari in veste eccessivamente dimessa per poter impensierire i rossoblu,  apparsi in stato di grazia. All’inizio, errore grossolano tra Terracciano e Ceccherini, ne approfitta J. Pedro che allunga  e mette in gol, ma l’arbitro annulla per presunto off side di Pavoletti. Primo tempo pari, con un’occasione per parte, ma nella ripresa il Cagliari accelera decisamente e al 52′ passa. Lancio di Cacciatore da destra, e J.Pedro ben appostato insacca. Poco dopo, altro gol annullato al Cagliari, Cigarini su punizione e con “aiutino” del forte vento di maestrale, insacca da centrocampo, ma inutilmente perchè la punizione era a due e non diretta. I sardi però insistono, e al 66′ raddoppiano con Ceppitelli, gran zuccata su punizione di Lykogiannis. Sfiora il 3-0 Ancora J.Pedro che, su tiro di Barella respinto da Terracciano, centra la parte bassa della traversa. La Fiorentina sembra definitivamente ko, ma Chiesa con una gran volata sulla sinistra riduce le distanze, troppo tardi per riaprire la partita. Viola ormai fuori dalla zona Uefa, almeno per ora.
 
Spal – Roma 2-1
La Roma manca l’occasione per superare temporaneamente Inter e Milan in un colpo solo. Un pò a sorpresa, la Spal passa in vantaggio al 22′ con Cionek, che anticipa Karsdorp e batte Olsen di testa. Sulle ali dell’entusuasmo, per poco non raddoppia qualche minuto più tardi con Kurtic, ma la Roma a quel punto si scuote e reagisce, a 10′ dal riposo, con Dzeko e tiro respinto da Viviano. Poi El Sharawy, fuori di pochi centimetri, e Schick che si libera in area ma manda il pallone tra gli spettatori. Ripresa, dentro Perotti e Zaniolo al posto di El Sharawy e Kluivert, e i due al 53′ combinano l’azione del  pareggio, su rigore per atterramento di Dzeko. Dura poco, però, la tranquillità della Roma, perchè J.Jesus ferma fallosamente Petagna in area. Ancora rigore, e dagli 11 metri lo stesso ex Atalanta batte nuovamente, e definitivamente, il portiere giallorosso. Nonostante l’affannoso assalto finale, alla Roma sfugge anche la divisione della posta, ma la Spal ha complessivamente meritato il successo.
Sassuolo – Sampdoria 3-5
Pioggia di gol in Emilia, ma la parte più copiosa cade dalla nuvola sampdoriana. I blucerchiati approfittano di un Sassuolo parso già in ferie per lunghi tratti, ma il pubblico del Mapei Stadium può godersi uno spettacolo di ben 8 gol. La serie inizia con Defrel, che al 15′ cerca di oscurare il ricordo della patente ritirata dopo una notte un pò alcolica. Quagliarella si inventa un altro mezzo capolavoro per il 2-0 al 37′, Boga accorcia le distanze e pare riaprire per il Sassuolo, ma nemmeno 60 secondi dopo arriva il terzo gol della Samp con Linetty. Sassuolo sempre più svagato, e la banda blucerchiata fa ancora festa a inizio ripresa: fuga di Murru e cross per Praet che in scivolata insacca il 4-1. Al 63′ è la volta del Sassuolo con Duncan, che prova a rendere meno amara la pillola con il 2-4, ma pochi minuti più tardi è Gabbiadini a fare nuovamente centro e portare il punteggio sullla cinquina. Chiude il festival Babacar, in pieno recupero, con l’ultimo gol degli emiliani che si fermano sul 3-5. Sampdoria che rincorre nuovamente la zona Euro.
 
Torino – Bologna 2-3
Colpo a sorpresa del Bologna, a Torino per non perdere posizioni preziose in coda, e finisce che si porta a casa l’intero bottino. Anche qui, partita ricca di gol ed emozioni, con il Bologna che va sotto dopo soli 6 minuti per un ‘autorete di Pulgar. Reazione e pareggio al 29′ con Poli, ma è poi ancora Pulgar protagonista, stavolta in positivo, che al 34′ riporta in vantaggio il Bologna su rigore. Al 65′ è Orsolini a ristabilire il doppio vantaggio per gli uomini di Mihajlovic. Solo a 2’ dal termine il Toro accorcia nuovamente sul 2-3 con Izzo, ma non cè più tempo per riagganciare il pareggio. Su tutti, spicca la gran partita di Palacio, che pare ancora lontano dalla definizione di “vecchia gloria”  del calcio. Per il Torino sfuma l’opportunità di affiancare la Roma in 5a posizione.
Genoa – Juventus 2-0
Una Juventus reduce dal trionfo in Champions, ma che incassa la prima sconfitta contro quella stessa squadra, il Genoa, che le aveva strappato il primo punto a Torino. E finora è l’unica squadra ad aver preso 4 punti su 6 alla corazzata bianconera. La quale, peraltro, incappa certamente in una giornata storta fin dall’inizio, e il Genoa se ne avvede prontamente mettendola in condizione di non effettuare un solo tiro in porta nel primo tempo. Anzi rischia il Genoa, un paio di volte, di passare in vantaggio, evitato grazie all’ex Perin su Sanabria, e per un rigore fischiato e poi revocato dal check VAR.  Nella ripresa, la Juve prova ad alzare i ritmi e prende possesso territoriale, segnando anche con Dybala il possibile vantaggio, annullato poi per un millimetrico fuorigioco di Emre Can. Ma a 20′ dalla fine, inizia proprio la fine dell’imbattibilità per i bianconeri, e ad opera di un altro ex, Sturaro che appena entrato indovina un tiraccio a giro che beffa Perin. E all’81’ ecco un altro botto ad opera di Pandev, scatenato, che su assist di Kouame scocca un diagonale potente a sigillo di una limpida vittoria genovese. Però la Juventus un attimo di respiro è autorizzata a concederselo, considerata la sua posizione nell’olimpo.
Empoli – Frosinone 2-1
L’Empoli agguanta 3 punti preziosi, contro un Frosinone che non è stato all’altezza delle ultime buone prove in trasferta. Empolesi più determinati, in vantaggio al 20′ con Caputo che mette a segno un rigore (fallo di Paganini su Farias) . Al 38′ arriva al raddoppio, per merito di Pajac che realizza il suo primo gol in serie A con un bel sinistro, imparabile per Sportiello. Nella ripresa ci prova il Frosinone, un paio di occasioni con tiri di Chibsah e Paganini, ma è l’Empoli a mancare più volte l’occasione per chiudere il match. Così arriva il gol che accorcia le distanze e riapre le speranze al Frosinone, che sfiora il pari a 3′ dalla fine con Dionisi, appena entrato. Però nemmeno i 6′ di recupero sono suffcienti ai ciociari per evitare la sconfitta.
Lazio – Parma 4-1
Non c’è storia all’Olimpico, la Lazio spadroneggia a piacimento contro uno spento Parma. Apre la sagra Marusic, seguita da una doppietta di Luis Alberto, la chiude Lulic con la quaterna, e solo nel finale il gol della bandiera di Sprocati. La squadra di Inzaghi cavalca allegramente la sconfitta della Roma e torna in corsa per le posizioni che contano in zona Europa. Molto depressi tutti gli emiliani, ma la classifica sorride nonostante tutto a D’Aversa.
 
Atalanta – Chievo 1-1
Frenata dell’ Atalanta. A Bergamo, la squadra di Gasperini si inceppa dopo gli ultimi due successi, e rallenta la scalata ai piazzamenti Uefa. Chievo coraggioso, va in gol nel primo tempo (Meggiorini) e regge nella ripresa alla pressione atalantina. Per la cronaca, il Chievo era andato in gol anche prima dello 0-1, ma la rete di Giaccherini viene annullata per fuorigioco. Al 38′ Meggiorini si vendica del gol annullato e la rimette nel sacco, su lancio di De Paoli, riprendendo una prima respinta di Gollini, stavolta vale. Reagisce nella ripresa l’Atalanta, Ilicic ci mette la sua determinazione e la potenza del fisico, finchè al secondo tentativo raccoglie una sponda di Zapata e insacca il pallone del pareggio. Soffre il Chievo ora, i bergamaschi insistono nell’arrembaggio, e Sorrentino salva i suoi in un paio di occasioni. La buona sorte aiuta i veneti nel finale, quando Masiello ha la grande occasione e la spreca, svirgolando il pallone a pochi metri dalla linea di porta. Platonica soddisfazione del Chievo per il punto preso, ma è l’Atalanta a rimetterci, la squadra di Gasperini viene agganciata in classifica dalla Lazio.
Napoli – Udinese 4-2
Il Napoli parte in quarta e trova il doppio vantaggio con Younes e Callejon, poi si fa rimontare ma alla fine vince in scioltezza. Partita che inizia con un pò di spavento per un contrasto tra Ospina, portiere degli azzurri, e Pussetto. Un colpo che tramortisce per qualche istante il portiere, che viene soccorso e riprende, ma abbandona al 44′ dopo essersi accasciato nuovamente a terra. Trasportato in ospedale, rimarrà in osservazione per una notte ma pare che non abbia subito conseguenze rilevanti. La partita si sblocca al 17′ con Younes, che porta avanti il Napoli, e Callejon poco dopo raddoppia mettendo apparentemente l’ipoteca sul finale. Ma è solo un’illusione, l’Udinese approfitta di un rallentamento della manovra napoletana e in 6 minuti agguanta un insperato pareggio con Lasagna e Fofana. Chiude inaspettatamente in parità il primo tempo  il Napoli, ma in avvio di ripresa al 57′ segna ancora con Milik, sugli sviluppi di un corner, e Mertens mette la firma una dozzina di minuti dopo, con un bel sinistro a giro. L’Udinese prova ad accorciare ancora, ma Pussetto fallisce di poco, e un quinto gol di Zielinski viene annullato per fuorigioco. Il Napoli accorcia in modo effimero sulla Juve, ormai troppo lontana nonostante la frenata di Genova.
Milan – Inter 2-3
Si ripete l’Inter nel derby di ritorno, a dispetto dei bookmakers e di tutti i gufi interessati che la seguono, in una classifica ripristinata allo stato di due partite prima: terzo posto riconquistato e Milan di nuovo dietro. Partita dominata per tutto il primo tempo e parte della ripresa dall’Inter, che sorprende subito i rossoneri al 4′ con la prima azione in profondità: cross di Perisic dalla destra, sponda astuta di Lautaro e Vecino piomba come un falco sul pallone, mandandolo sotto la traversa. Pubblico milanista ammutolito, ma anche imbarazzato, per un andazzo che pare il contrario di quanto avrebbe dovuto essere secondo le previsioni, con l’Inter in crisi di gioco e di gol. Invece della reazione rossonera, si vede la squadra di Spalletti sfoderare grinta e nuove occasioni per incrementare il punteggio, cosa che infatti accade al 6′ della ripresa con De Vrij che insacca il 2-0 di testa, su un perfetto cross di Politano. Il Milan sussulta, si contorce e finalmente si accende, accorciando le distanze con una zuccata di Bakayoko su azione di calcio piazzato. Emozioni che non mancano, in una bella partita, e poco più di 10 minuti più tardi riecco l’Inter, al 68′, che riprende il doppio vantaggio con Martinez, su rigore procurato da un ottimo Politano sul limite dell’area. Poco più di 3 minuti e riemerge il Milan, è il 71′ quando Musacchio riesce a riprendere una respinta di Handanovic e sigla il 2-3 definitivo, nonostante l’arrembaggio finale del Milan che tenta disperatamente il pareggio con Castillejo (parata di Handanovic). Cutrone a due dal termine spara a botta sicura ma intercetta D’Ambrosio, salvando la vittoria interista e il controsorpasso.

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