La Milano civile, la Milano con le migliori università del paese ha le scuole materne ed elementari che cadono a pezzi.
L’ossessione delle periferie del Sindaco si ferma agli annunci anche in materia scolastica: controsoffitti che cadono, pareti scrostate, bagni senza porte, classi trasferite da un giorno all’altro, scuole dove si fa lezione coi cappotti o coi caschetti.
La sicurezza dei piccoli non è evidentemente la priorità dell’amministrazione Sala, che non rispetta nemmeno il rapporto 1 a 1 degli insegnanti di sostegno per i bimbi disabili.
Perché si è giunti a questo disastro? Lo hanno spiegato bene 5 coraggiosi rappresentanti dei municipi, avamposti delle istituzioni in una periferia dimenticata: gli Assessori all’educazione del Municipio 2 Laura Luppi, del Municipio 4 Laura Schiaffino, del Municipio 5 Silvia Soresina. E i consiglieri del Municipio 9 Christian Cerqua e Maurizio La Loggia.
Milano ha 530 edifici scolastici ma programma la manutenzione di 5 scuole l’anno. A questo ritmo ci vorrà più di un secolo per sistemarle tutte.
I ritardi, ha spiegato Laura Schiaffino, sono soprattutto legati alla lentezza con cui partono le gare di appalto. Laura Luppi ha denunciato che l’appalto calore ha esaurito le risorse per la riparazione degli impianti e quindi riceve spesso le foto con temperature sotto media. Silvia Soresina ha segnalato come i Municipi non vengano nemmeno ascoltati dall’assessore quando fissano le priorità e ha denunciato le difficoltà cui vanno incontro le scuole con problemi di segregazione, quelle cioè dove il numero di extracomunitari supera il 70%.
Forza Italia, nel presentare con Mariastella Gelmini questo dossier, ha formulato un piano di proposte realizzabili fin dal prossimo Bilancio 2019.
1) destinare al rifacimento delle scuole gli oneri di urbanizzazione 2) rafforzare l’ufficio Gare 3) affidare più progettazioni all’esterno 4) aumentare le competenze dei Municipi nella manutenzione ordinaria 5) rafforzare le iniziative pomeridiane con fondi comunali 6) portare in tutte le scuole corsi di educazione alla cittadinanza e al digitale.
Il diritto a frequentare una scuola materna o elementare a norma è una dei servizi prioritari che un Comune, di ogni colore politico, dovrebbe garantire. Perché questo Sindaco dedito all’effimero è così distratto sull’Educazione? Noi proponiamo di farne la priorità bipartisan del prossimo Bilancio e del piano periferie.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.