Pietro Carlo Artusi era stato posto in stato di fermo dalla polizia il 19 marzo scorso nel palazzo di via Piranesi 19, dove aveva assassinato la sua convivente di 53 anni soffocandola con un cuscino al culmine dell’ennesima lite. Reo confesso dell’omicidio della sua compagna Roberta Priore, soffocata settimana scorsa nella sua abitazione di Milano, è deceduto all’ospedale San Carlo dove era ricoverato da sabato scorso dopo essersi impiccato nella sua cella nella casa circondariale di San Vittore.
Il 48enne toscano si sarebbe suicidato utilizzando un lenzuolo attaccato alle sbarre. Immediatamente soccorso dagli agenti della polizia penitenziaria, è stato trasportato in condizioni gravissime nel reparto di Rianimazione dell’ospedale, dove poi sarebbe stata dichiarata la sua morte celebrale.
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