Sviluppo e sostenibilità, questi i temi affrontati durante l’aperitivo di network organizzato lo scorso 26 marzo dal Circolo delle Imprese, che per l’occasione è stato ospite della Fondazione Riccardo Catella nel cuore del nuovo skyline milanese. A partire dalla provocazione “ Siamo noi la sostenibilità?” si sono confrontati con i numerosi esponenti dell’imprenditoria milanese e lombarda, la vice presidente della Fondazione Catella e A.D. Di Coima Image srl, Alida Forte Catella, Stefano Corbella, Coima Sustainability Officer e l’ Europarlamentare Massimiliano Salini in un’ interessante analisi sullo sviluppo sostenibile.
Un rapporto iniziato lo scorso Ottobre quello tra Alida Forte Catella e il Circolo delle Imprese: “Abbiamo raccontato come Coima abbia rivoluzionato lo skyline di Milano riqualificando un’area completamente dismessa – ha dichiarato il Presidente del Circolo Alessandro Fiorentino – e oggi siamo qui in visita in un luogo così importante per Milano”.
La sede della Fondazione Riccardo Catella è infatti la pietra miliare di un progetto di rigenerazione urbana che ha reso a tutti gli effetti l’area di Porta Nuova il nuovo skyline milanese, trasformando una zona completamente abbandonata in un esempio di eccellenza sostenibile.
“Quando si parla di sostenibilità – ha detto Alida Forte Catella – io mi rifaccio al concetto di rispetto. Se ne parla molto ma non so quanti di noi applichino nella quotidianità piccole azioni in questo senso”. Il concetto di sostenibilità è legato all’uso delle risorse, e dell’ambiente più in generale, in modo corretto, ma anche a nuove modalità di gestione degli spazi.
Nel ripercorrere le tappe che hanno portato alla riqualificazione dell’area, Alida Forte Catella sottolinea il crescente impegno di Coima e della Fondazione nella direzione della sostenibilità: “Da anni promuoviamo forum sullo sviluppo immobiliare sostenibile e responsabile e nel 2017 – prosegue – abbiamo presentato un manuale di investimento immobiliare sostenibile, con le linee guida per investitori, istituzioni e per tutti coloro che rientrano in questo processo”. La direzione è quella in cui pubblico e privato lavorino insieme promuovendo azioni per garantire un impatto sostenibile degli investimenti nel settore immobiliare.
Considerando che il maggiore inquinamento delle città proviene dall’interno, ovvero dai materiali utilizzati per gli interni, l’urgenza è di ripensare completamente la catena industriale dei prodotti: “è necessario passare da un’economia lineare dove il prodotto una volta consumato si butta – spiega Stefano Corbella – ad un’economia di tipo circolare, cradle to cradle, dove la risorsa è pensata per essere usata all’infinito”. In quest’ottica il ruolo degli imprenditori è determinante perchè occorre implementare le strategie di sostenibilità.
Anche l’eurodeputato Massimiliano Salini, sollecitato da Alida Catella a farsi portavoce in Europa delle nuove necessità in un’ottica di economia circolare, non lascia cadere la provocazione: “ La sfida, non facile, da affrontare è quella di una compenetrazione tra la logica dello sviluppo e quella della sostenibilità. Lo sviluppo non deve divorare i suoi presupposti, cioè non deve andare contro se stesso” e parlando del ruolo della politica, aggiunge: “compito della politica non è quello di creare valore, ma di non distruggere la vita a chi crea. Bisogna liberare le energie creando le condizioni perchè chi è capace di creare valore non abbia i bastoni tra le ruote”. Non manca, in chiusura della serata, una sottolineatura in chiave europea della creatività del nostro Paese: “ritengo che valga la pena che questo Paese, con la sua bellezza e creatività, venga rappresentato nel Mondo e in primis in Europa”, teniamone conto alle prossime elezioni europee.
Micol Mulè
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