Si è fermata davanti al sorriso di un bimbo in una corsia d’ospedale, lei, Rosanna Favulli ed ha capito con il cuore che la sua faccia da clown e il naso rosso erano utili per vedere la vita con speranza. E il volontariato, l’impegno nel sociale fu la ragion d’essere dei sui gesti, delle sue azioni. La volontà di migliorare la condizione di chi non ha voce è stata una spinta, senza dimenticare la capacità organizzativa, la visione aperta e un’intuizione immediata del problema presente. Nella sua vita professionale lavora per 25 anni in aziende multinazionali (Mediaset, British Telecom), dove matura competenze organizzative e di problemsolving.
Dal 2013 diventa Operatore Sindacale della CISL occupandosi di organizzazione, pari opportunità e impatto di genere, pensionati, sanità, assistenza, lavoro di cura, terzo settore, società civile e volontariato.
E’ volontaria presso l’Istituto Sacra Famiglia, istituto che ospita persone con medio-gravi disabilità che chiama con affetto “i miei ragazzi”.
Socio fondatore del Circolo Culturale Ettore Calvi, associazione che “si propone di realizzare in modo stabile un luogo dove promuovere riflessioni, giudizi, iniziative sui temi del lavoro a partire dagli insegnamenti della Dottrina sociale della Chiesa, con particolare riferimento all’impegno nell’ambito del lavoro”.
Socio fondatore dell’Associazione Democrazia e Comunità, ne assume il ruolo di segretario. Una comunità impegnata nel giudizio sulla politica per favorire la ripartenza dal basso e il ritorno al voto consapevole Un bagaglio di conoscenza dell’animo umano e delle leggi che le permette di portare avanti battaglie di diritti ed avere uno sguardo particolare per chi soffre.
Oggi è candidata nella lista Futuro Milano in Piattaforma Milano, la casa dei moderati del centrodestra. Futuro Milano è formato da un gruppo di persone con una forte identità ambrosiana fatta di serietà, capacità di dialogo con la gente, competenza nelle proposte, rispetto degli avversari, chiarezza nei confronti degli elettori. Un’identità lontana dal massimalismo e dal populismo. A cui si aggiunge un’identità riformista: un riformismo capace di capire le grandi sfide della città e dei suoi cittadini; di accompagnare le scelte della società per liberare energie e forze dal basso; di comprendere chi è in difficoltà e di trovare strumenti di soluzione. (modalità di voto clicca qui)

Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano