Bonus assistenti familiari: dalla Regione 3 mln per comuni e famiglie

Lombardia

Silvia Piani, assessore alle Politiche per la Famiglia, Genitorialità e Pari opportunità di Regione Lombardia, ha emanato il decreto che attua il ‘Bonus assistenti familiari’, il contributo per le famiglie che assumono un caregiver professionale. Il provvedimento – fa sapere Palazzo Lombardia – sarà pubblicato domani sul Burl regionale. Tre milioni di bonus a fondo perduto sono stati confermati agli Ambiti territoriali dei Comuni e ai datori di lavoro degli assistenti familiari. Altri 1,5 milioni sono destinati alla sperimentazione del ‘Fattore famiglia lombardo’.

L’assessore Piani ha dichiarato “Il nostro obiettivo è supportare i cittadini nella ricerca e nella selezione dell’assistente familiare e favorire le famiglie erogando un bonus che abbatte i costi delle trattenute previdenziali fino ad un massimo del 50 per cento”. “Inoltre – ha proseguito Piani – diamo concretamente avvio alla fase di sperimentazione del ‘Fattore famiglia lombardo’, strumento innovativo che integra l’Isee tradizionale, garantendo benefici alle famiglie in relazione al numero di figli o alla presenza di disabili ed anziani non autosufficienti, con l’obiettivo di estenderne progressivamente l’utilizzo ai diversi ambiti previsti dalla legge istitutiva. Applicando il ‘Fattore famiglia lombardo’ al ‘Bonus assistenti familiari’ garantiamo pertanto un contributo aggiuntivo alle famiglie con particolari fragilità”.

Per il ‘Bonus assistenti familiari’ 3 milioni di euro vengono così suddivisi: 900.000 euro per gli Ambiti territoriali dei Comuni; 2,1 milioni per i datori di lavoro dell’assistente familiare, componenti di famiglie vulnerabili ovvero con presenza di persone fragili, non obbligatoriamente conviventi, che abbiano ISEE inferiore a 25.000 euro e residenza in Lombardia da almeno 5 anni.

Le domande dovranno essere presentate a sportello attraverso il sistema regionale bandi on line, ex SIAge. Agli Ambiti il contributo verrà erogato in due rate (anticipazione e saldo), mentre alle famiglie in un’unica soluzione, dopo la presentazione della documentazione che attesta l’effettivo sostenimento del costo e la positiva valutazione dei requisiti previsti.

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