Ancora una giornata di risultati che, alternativamente, esaltano o deprimono umori e speranze del plotone dietro la Juventus, ormai pressochè scudettata con largo anticipo. I bianconeri battono in rimonta un Milan che li impegna non poco, rischiando anche per qualche episodio su cui si svilupperanno le immancabili polemiche. Dietro, balbettano a turno sulla scia dell’Inter, che pur pareggiando tiene a distanza sia l’Atalanta sua avversaria di turno al Meazza, sia gli altri pretendenti ad iniziare dalla Lazio, che evita al fotofinish la sconfitta interna col Sassuolo. La sola a guadagnare due punti è la Roma, che con un gol di De Rossi sbanca Marassi e ferma la Samp. Più sotto, scivola ancora la Fiorentina, sconfitta in casa dal Frosinone e Pioli pare in bilico, mentre in coda respira l’Udinese a spese dell’Empoli e il Cagliari si porta fuori dalla zona critica, battendo in casa la Spal.
Parma – Torino 0-0
Nulla di fatto tra Parma e Torino al Tardini, nel primo degli anticipi di Sabato. Torino che ci prova di più, ma trova gli emiliani piuttosto organizzati e in grado di neutralizzare le folate offensive di Belotti e compagni. Nel complesso, partita avara di vere emozioni, ma densa di falli anche se non plateali, e gioco molto frammentato da fischi dell’arbitro e discontinuità delle azioni da una parte e dall’altra. La difesa parmense sembra un tappo ermetico, e alla fine frutta il punto che serve per interrompere la serie di sconfitte (le ultime 3 consecutive). Toro che invece potrà rimpiangere 2 punti che avrebbero potuto dare consistenza al sogno europa League.
Juventus – Milan 2-1
Sembrava un esito troppo scontato, ma il campo ha recitato un copione diverso, anche se ugualmente amaro per i rossoneri, che non avrebbero meritato la sconfitta. Anzi, il Milan non solo è andato per primo in vantaggio sul finire del primo tempo, con il solito Piatek, ma ha messo in difficoltà la Juventus in più occasioni. Può anche giustamente recriminare al 35,’ per il giudizio su un presunto rigore esaminato anche al VAR, ma poi negato dall’arbitro che giudica involontario il tocco di gomito di Alex Sandro in scivolata, in piena area. Il Milan si arrabbia ma non demorde, e sull’onda emotiva del possibile vantaggio sfumato, lo trova davvero pochi minuti dopo con Piatek, che sfrutta al meglio un pallone rubato a Bonucci da Bakayoko. Rigore che invece viene assegnato alla Juventus, fesseria di Musacchio che atterra Dybala in area al quarto d’ora della ripresa. Lo stesso argentino fa secco con freddezza il Reina di turno (Donnarumma indisponibile), e da quel momento il Milan perde un pò di sicurezza, pur tentando altre repliche senza esito. La Juventus invece accelera, capisce che può completare la rimonta e ci riesce al minuto 84, ancora con quello che era solo un promettente ma sconosciuto ragazzo di colore. Kean si incunea in area imbeccato alla perfezione da Pjanic, e con un secco diagonale mette fine alle illusioni milaniste, che così collezionano immeritatamente la terza sconfitta in 4 partite. Inutile consolazione, la nota criticità dello Juventus stadium per qualunque avversario.
Sampdoria – Roma 0-1
L’alternanza è il sale della politica, si dice. Pare lo sia anche nel calcio, almeno in questi ultimi anni, fatto salvo il monopolio bianconero per il podio principale. Anche la Roma è appassionata di saliscendi, al pari di Lazio, Milan, Atalanta, Inter e anche Napoli. Parte bene la Samp, con Saponara che imperversa sulla trequarti romanista, mandandola ripetutamente in difficoltà soprattutto con un servizio per Quagliarella, che manca di poco il gollazzo con una girata al volo. Passano una ventina di minuti prima che la Roma, scampato il pericolo, inizi ad affacciarsi con più convinzione nella metacampo doriana, ma il primo tempo si chiude comunque sullo 0-0. Nella ripresa, la Roma torna in campo con maggior determinazione, e favorita anche da un calo fisico della Samp, cerca di mettere a fuoco la possibilità di catturare i 3 punti. La mira le riesce giusta grazie a De Rossi che, quando mancano circa 15 minuti alla fine, arriva a intercettare sulla linea di porta una respinta del portiere Audero su colpo di testa di Schick, e di petto accompagna il pallone in rete. E il gol del capitano, che esulta per aver riaperto alla sua squadra lo spiraglio valido per tornare in zona Champions.
Fiorentina – Frosinone 0-1
La viola si è arenata ancora, alla quinta partita senza vittorie e con 2 sconfitte, di fronte ad un Frosinone pimpante anche se non molto incisivo nell’area avversaria. I viola premono maggiormente col passare dei minuti, alzano il baricentro e con Chiesa vanno vicinissimi al vantaggio su un traversone di Biraghi. All’inizio del secondo tempo, sembra che la partita sia avviata ad un dominio della Fiorentina, ma il Frosinone risponde con orgoglio e minaccia in un paio di occasioni, con Goldaniga e Paganini, ma senza esito. Nuovamente Chiesa all’81’, che dal limite spara un destro violento dando la sensazione del gol, ma il palo è l’ultimo oppositore e respinge. Pochi minuti più tardi, verso l’85’, la frittata viola è in tavola servita da Ciofani, che su invito di Pinamonti calcia rasoterra angolato dal limite e beffa Lafont. Fiorentina impastata nel limbo di mezza classifica, Frosinone che festeggia 3 punti d’oro.
Udinese – Empoli 3-2
L’Udinese di Tudor si ingolosisce, e replica portando a casa altri 3 punti fondamentali nello scontro con l’Empoli che pure non ha demeritato. Tutto il succo della partita nel primo tempo, con i toscani che mettono immediatamente la quarta e vanno in gol con Caputo, sugli sviluppi da calcio di punizione. Passano solo 4 minuti, è il 15′ e l’Udinese si rimette prontamente in pista con De Paul, che finalizza un gran contropiede di Okaka. Le emozioni si susseguono a breve intervallo, nuovamente Empoli avanti al 24′, con Krunic dopo una bella azione combinata con Caputo e Farias. Altri batti e ribatti fino al 41′, quando Maietta commette un fallo su Lasagna in area, e De Paul pareggia dal dischetto siglando la doppietta personale. Scintille fino alla fine: in pieno recupero, Mandragora riporta definitivamente in vantaggio l’Udinese con un gran siluro da fuori area. Nella ripresa, assalto dell’Empoli all’Udinese in 10 per l’espulsione di Zeegelaar (doppia ammonizione in pochi minuti), ma senza successo, e i fiulani si godono una vittoria che potrebbe valere la salvezza.
Cagliari – Spal 2-1
Il Cagliari non perde l’occasione per un buon successo casalingo e supera la Spal con grande determinazione. Diverse occasioni occasioni nel primo tempo per il Cagliari, in vantaggio quasi subito con Faragò ma i ferraresi riescono ad andare all’intervallo in parità grazie al gol su rigore di Antenucci al 18′. La ripresa è un monologo dei padroni di casa, che al quarto d’ora riescono a impadronirsi della partita con Pavoletti, prontissimo a riprendere in tap in una traversa colpita da Ceppitelli e mettere nel sacco, e successivamente un’altra traversa la colpisce Ionita. Pavoletti vorrebbe la doppietta, ma il gol viene annullato per carica sul portiere. Finisce qui, col Cagliari che incassa 3 punti vitali per la strada della salvezza.
Lazio – Sassuolo 2-2
Ancora un intoppo per i biancocelesti di Inzaghi, che faticano non poco ad evitare addirittura la sconfitta contro un Sassuolo tosto e molto presente in campo. La squadra laziale sembra involarsi verso una vittoria ma gli emiliani, pur soffrendo, difendono con i denti la porta di Consigli e chiudono in parità il primo tempo. Alla Lazio serve però un rigore per sbloccare la partita, concesso per mano in area di Locatelli, con Immobile che non sbaglia. E’ l’8° della della ripresa, ma la Lazio anzichè insistere si distrae e Rogerio, cogliendo al volo un errore di Radu in area, spara un colpo che finisce nel sacco per il pareggio immediato. Lazio che si scuote, ma Immobile si mangia letteralmente due occasioni clamorose, e si profila così una possibile beffa perchè un contropiede di Sensi procura a Berardi l’occasione d’oro, che non fallisce, e all’89’ il Sassuolo si trova ad un passo dalla clamorosa vittoria. La evita la Lazio per un soffio, al 96′, con Lulic che pesca un appoggio di Immobile, e agguanta un pareggio che sembrava ormai una chimera. Lazio ancora in stallo, la Champions è da rincorrere.
Inter – Atalanta 0-0
Scontro d’alta classifica in chiave Europa, tra due squadre reduci da vittorie squillanti, con quaterne di gol nel turno precedente. Parte con le migliori intenzioni l’Inter, e per un quarto d’ora l’Atalanta vede sorci verdi con i milanesi che creano e sprecano occasioni a ripetizione. Poi i bergamaschi prendono le misure e riescono a contenere l’Inter che abbassa i toni, ma rimane sempre in agguato e tenta di sorprendere l’Atalanta con improvvise accelerazioni, una delle quali vede Vecino andare vicinissimo ad un gran gol da fuori, con un pallonetto che Gollini devia miracolosamente in angolo. Al 23′ l’Inter perde Brozovic per sospetto stiramento, entra Nainggolan e l’occasione clamorosa la manca Icardi, solo davanti al portiere che comunque è bravo a non consentire spazio all’interista per ribattere a rete. Ancora un’occasione per Politano prima della fine del primo tempo, Palomino respinge in scivolata. Atalanta più aggressiva nella ripresa, Gagliardini sbaglia un rinvio e consente a Ilicic di crossare teso dalla destra, ma Papu Gomez manca la deviazione a due passi e la palla sfila rasente il palo, alla destra di Handanovic. Ancora Inter poi, che nel finale spinge per cercare i 3 punti, ma prima Nainggolan e poi Vecino si vedono negare il gol da Gollini e da Castagne. Le reti restano inviolate, ma un buon combattimento è stato offerto al pubblico, e alla fine risulta utile un punto ciascuno anche in virtù dei risultati delle altre.
Napoli – Genoa 1-1
Il Napoli manca di un soffio la… celebrazione juventina dell’ottavo titolo, ormai ad un solo punto. Non riesce a spuntarla contro un Genoa in inferiorità numerica dalla mezz’ora del primo tempo, causa cartellino rosso a Sturaro per fallaccio da dietro ai danni di Allan (sancito alla VAR). Si illude il Napoli con Mertens, che prova subito a sfruttare l’opportunità e ci riesce con un tiraccio da fuori area. Ma il genoa non cede, anzi si fa vedere con grinta dalle parti di Karnezis e becca un clamoroso palo con Gunter, seguito da Biraschi che impegna ancora il portiere azzurro. Callejon manca il raddoppio, e il Napoli subisce il pareggio nel recupero, con Lazovic che insacca al volo. Ripresa col Genoa chiuso e Napoli che tenta l’arrembaggio, ma fallisce il bersaglio più volte con Zielinski e Milik, e con Koulibaly che si vede parare anche il suo tentativo da un ottimo Radu.
Posticipo Bologna – Chievo Lunedì alle 20,30