Milano plastic free e verde? Se lo sponsor paga no

Fabrizio c'è Milano

Ancora una volta il Comune, nella persona dell’Assessore ai Parchi e Giardini Pierfrancesco Maran, ha utilizzato i giardini storici di Porta Venezia come spazio per eventi di massa.
Non è la prima volta che accade, ricordiamo il festival dell’Unità, Wired e altri eventi modaioli e scientifici. Questa prassi, giustificata dai ritorni economici per il Comune, è sbagliata perchè esistono luoghi altrettanto iconici di Milano ma molto meno fragili di un parco del 700, già molto frequentato per la sua funzione primaria.

Inoltre in questo modo l’Assessore ha turlupinato i volontari che tutti i giorni tengono in ordine i Giardini Montanelli, riuniti dalla mitica associazione Agiamo. Costoro sono sempre benedetti dal Comune quando suppliscono col loro quotidiano impegno ai deficit di vigilanza, controllo e manutenzione del Parco. Non sono però tenuti in considerazione quando chiedono più tutela e anche più investimenti per i Giardini: la beffa è che lo sponsor Levissima darà al Comune 600.000 euro per sistemare il Parco Sempione!

Nel week end il parco disegnato dall’architetto Piermarini ha ospitato centinaia di bagni chimici, stand di sponsor, camion e camioncini e salamelle, essendo il Villaggio ospitality della Milano Marathon. In aggiunta un tunnel installazione di Bulgari con l’inevitabile popolo di visitatori degli eventi gratuiti. 2 iniziative autorizzate dal Comune in barba anche alle richieste del Municipio 1 e nel silenzio della Soprintendenza. 

In generale possiamo dire che l’impegno ambientale del Comune di Milano è veramente a corrente alternata. Rigoroso ai limiti del sadismo con talune categorie di cittadini, si è dimenticato di tutti i suoi annunci Plastic Free e ha lasciato che tutte le vie della Maratona fossero insozzate di rifiuti. Poi ci ha pensato Amsa a spese del contribuente a pulire.

Oggi sfiderò l’Assessore Maran a dire la verità ai volontari e ai cittadini. E’ proprio il Comune che autorizza consapevolmente questi eventi in cambio di soldi.

(Foto Agiamo- Amici dei Giardini Montanelli)

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2 thoughts on “Milano plastic free e verde? Se lo sponsor paga no

  1. Non c’è che dire, l’importante è riempire le casse del comune con soldi da spendere per eventi che, all’apparenza, sono a favore dei cittadini che non si rendono conto di come potrebbero essere spesi in modo concreto.
    Ad esempio, cambiare le caldaie inquinanti. mettere le valvole termostatiche nei locali pubblici, e via discorrendo.
    L’assessore Granelli dov’è?

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