Mimmo Lucano, icona della sinistra accogliente, è accusato di truffa aggravata

Attualità

Adesso Mimmo Lucano è accusato anche di truffa aggravata. Ieri, poche ore dopo il suo rinvio a giudizio per il modo in cui avrebbe gestito il sistema di accoglienza, il sindaco (sospeso) di Riace è stato raggiunto da un nuovo avviso di chiusura indagini, stavolta in relazione all’ipotesi di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, per una cifra che si aggirerebbe attorno ai 134mila euro (Giornale)

L’avviso di garanzia, recapitato dal pm Ezio Arcadi, arriva a meno di 24 ore dal rinvio a giudizio disposto ieri nei suoi confronti dal gup che lo ha spedito a processo l’11 giugno, insieme a 28 persone, per la gestione, ritenuta illecita da inquirenti e Guardia di Finanza, dei progetti di accoglienza e integrazione dei migranti residenti nel piccolo borgo calabrese, divenuto famoso in tutto il mondo per l’accoglienza. (Qutidiano.net)

Domenico Lucano, per un anno ancora, non potrà fare rientro a Riace, il centro della Locride di cui è stato sindaco, a causa del divieto di dimora disposto a suo carico dal Tribunale della libertà di Reggio Calabria. È l’effetto determinato dal rinvio a giudizio deciso nei confronti di Lucano dal Gup di Locri, Amelia Monteleone, nell’ambito dell’inchiesta «Xenia» che nell’ottobre del 2018 portò all’arresto del sindaco sospeso di Riace. Il Tribunale della libertà di Reggio Calabria, nel disporre la revoca dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Locri nei confronti di Lucano, emise a suo carico il divieto di dimora per sei mesi a Riace, impedendogli così di continuare a risiedere nel centro della Locride. Periodo che adesso viene prolungato ad un anno per effetto del provvedimento di rinvio a giudizio. Lo stesso Tribunale della libertà di Reggio Calabria, comunque, dovrà pronunciarsi nuovamente sul divieto di dimora a carico di Lucano dopo il recente annullamento con rinvio del provvedimento da parte della Corte di cassazione. (La Stampa)

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