Mentre vengono alla luce connivenze, spartizioni sospette nel mondo PD umbro (ma non è la prima volta), il pensiero elitario della sinistra riflette sul 25 aprile e su una commemorazione che è il trionfo della presunzione piddina. Per quanto riguarda i fatti dell’Umbria Rai News sintetizza “Agli arresti domiciliari l’assessore regionale alla Sanità, il segretario regionale del Pd, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera e quello amministrativo. Indagata la presidente dem della Regione, Marini. Per gli inquirenti era un “sistema che andava avanti da sempre” quello con cui sono stati “condizionati e sostanzialmente falsati”, come scrive il gip, da esponenti di primo piano del Pd umbro 11 concorsi per una trentina di assunzioni all’ospedale di Perugia per primari,medici, infermieri e ausiliari fino ad arrivare alle categorie protette. Una “spartizione” di vincitori ed idonei che ha portato agli arresti domiciliari l’assessore regionale alla Sanità Luca Barberini, il segretario regionale del Pd (ora commissariato da Nicola Zingaretti) Gianpiero Bocci, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Emilio Duca e quello amministrativo Maurizio Valorosi. La presidente della Regione Catiuscia Marini, anche lei del Partito democratico, è invece indagata a piede libero. Per la procura “in più occasioni” si sarebbe interessata ai concorsi. L’indagine, condotta dalla guardia di finanza, è andata avanti per mesi. Con intercettazioni telefoniche a attività d’indagine a riscontro. Complessivamente sono 35 le persone indagate.”
Sempre nel segno della sua superiorità morale e di pensiero la sinistra ha predisposto un manifesto che vorrebbe essere spiritoso ma che invece offende le vittime delle foibe. Come spiega il blog di Nicola Porro “ Una parte della sinistra sembra ormai caduta nella “foiba” della stupidità più assoluta. Per il 25 aprile è stato realizzato un manifesto a fondo rosso, nel quale è disegnata in nero una foiba dentro alla quale sono sprofondate una striscia verde, che indica la Lega, e una gialla, indicante i Cinque Stelle. Ad accompagnare l’immagine, la seguente scritta: “25 aprile piazza delle Camelie ore 10. Oggi come ieri Roma est antifascista. Questo 25 aprile intendiamo ridare vita lo storico corteo antifascista a Centocelle. Un corteo che faccia risuonare nelle strade dei nostri quartieri quello spirito di resistenza antifascista propria degli studenti e degli abitanti.”
Questi ignoranti non sanno o fingono di non sapere che nelle foibe furono sprofondate e ammazzate persone che non avevano nulla a che fare con la guerra civile che era in corso (fu anche un regolamento di conti personale e non solo militare). Questo manifesto, dunque, è una vergogna che offende la coscienza dei parenti delle vittime degli infoibati e offende la coscienza di tutti gli italiani che abbiano un po’ di sale in zucca.
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Questo è un altro clamoroso esempio di ciò che ha prodotto il 1968. Ha formato una serie di somari che, oltre a non aver studiato, rendono evidente la loro ignoranza al punto tale da ostentarla con questo manifesto.
Purtroppo sono e restano nella stanza dei bottoni autorizzati da chi li vota credendo nelle loro promesse che mai hanno mantenuto.