In una città che vince primati a gò gò (Non si conoscono bene i meccanismi di attribuzione)) va considerato il degrado ambientale, ma anche quello acustico e quel senso di instabilità che rende problematica la vita quotidiana. Situazioi che n di cui Sala dovrebbe interessarsi. Sto parlando delle scosse ai palazzi lungo la linea «verde» e «rossa» del metrò. Crepe nei muri, vibrazioni, rumori fastidiosi: un incubo I residenti che abitano vicino alle fermate di Cadorna, Pagano, Loreto, Conciliazione confidano negli esperti per ritrovare la quiete perduta. Esposti che il Comune ha ignorato. Ma è il momento in cui ATM è intervenuta e ha fatto installare sensori e avviato controlli nelle gallerie e negli edifici. Racconta il corriere “«Le vibrazioni forti sono iniziate dal marzo del 2018 — raccontano gli inquilini di via Carducci – a settembre sono peggiorate, non riusciamo più a dormire». Dopo gli appelli infruttuosi ad Atm e al Comune, hanno contattato l’avvocato Carlo Nassi, che sottolinea: «Puntiamo alla conciliazione, ovvero a trovare l’origine delle scosse e a mettervi fine». Il tribunale ha nominato un tecnico e gli ha affidato il compito di accertare se davvero ci sono frastuono e tremori e se superano i limiti di legge. In caso positivo, di individuare le cause e i possibili rimedi. I rilievi sono iniziati a dicembre, i risultati devono ancora essere depositati. «Hanno misurato a diversi livelli — dice Nassi —: in banchina, in strada e in tre piani del palazzo». Il confronto con i modelli di treno in circolazione durante le rilevazioni sembrerebbe discolpare i nuovi convogli, che secondo le suggestioni dei residenti sarebbero stati la fonte dei «terremoti». Il Corriere descrive la tempistica del lavoro “Risale a lunedì notte il primo intervento in uno dei punti critici, via Guido d’Arezzo, tra le fermate Pagano e Conciliazione della linea Mi. I tecnici incaricati da Atm e dall’ateneo hanno fatto un sopralluogo nella galleria del metrò e giovedì hanno posizionato gli strumenti di rilevazione. Sempre giovedì gli esperti hanno ispezionato il condominio al civico 3. Gli accelerometri per misurare le vibrazioni saranno collocati al piano terra e al quinto piano, oltre che a livello strada ed entreranno in funzione martedì per 48 ore, così da valutare il problema lungo l’arco di due giornate.””
L’analisi e i risultati finali prevedono una valutazione dell’insieme. Ma ci vorrà tempo.
Olga Molinari
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