Dopo le due sale della pinacoteca di Brera invase dall’acqua a seguito delle infiltrazioni che si sarebbero verificate nei giorni scorsi e segnalate in una lettera al direttore James Bradburne e al ministro Bonisoli dal segretario della Cisl Fp milanese, una nota della stessa Pinacoteca di Brera precisa che non vi è stato alcun danno alle opere esposte e “non ci sono mai stati problemi dovuti a temporali ma semmai di elevata pressione dell’acqua all’interno di una tubatura che hanno causato due perdite immediatamente risolte dalla ditta di manutenzione dell’impianto” idrico del museo.
Le opere d’arte erano state salvate nel cuore della notte tra martedì e mercoledì scorso nelle stanze di Brera solo grazie al rapido intervento dei custodi, quando l’acqua aveva già raggiunto la cornice di un dipinto del pittore rinascimentale Paris Bordon, uno dei maestri veneti. La notte successiva vi era stata una nuova infiltrazione e un altro allagamento, questa volta nella sala che ospita le opere di Rubens, opere dal valore inestimabile. L’acqua, infiltrata dal soffitto con forti scrosci, fortunatamente non ha toccato i dipinti, ma ha formato una pozzanghera che ha coperto il pavimento. Anche in questo caso sono intervenuti i custodi, che subito hanno messo in sicurezza l’area e asciugato il pavimento.
Il direttore James Bradburne ha sottolineato che “Le opere sono in sicurezza e i tecnici degli impianti hanno confermato dopo numerose verifiche fatte che la situazione è stabile e non c’è pericolo. Brera è un edificio storico dove l’architettura dell’impianto progettato diversi anni fa va continuamente monitorata”.
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